La mostra de “Le Muse”, ad Andria

“Arte tra Presenza e Altrove” è il titolo della mostra che inaugura la stagione artistica 2022/2023 del Centro di Promozione Culturale “Le Muse”, in via Giolitti, 10, ad Andria, a cura di Gianni Attimonelli ed Enrica Cavallo.

Aperta fino al 13 gennaio 2023, la mostra è corredata da un catalogo edito da Bondecchi & Vivaldi di Pontedera.

Diciassette gli artisti che partecipano con le loro opere: quindici pittori, uno scultore, Ugo Riva, e Rosanna Pellicani, esperta di maniera nera, tecnica incisoria di antica tradizione.

Artisti diversi per generazione, formazione e provenienza, che rivendicano con convinzione l’appartenenza ad una figurazione colta, consolidata per padronanza del mezzo espressivo, qualità di esecuzione, e soluzione compositiva, cromatica e formale dei dipinti. Al netto di differenze nelle “temperature visivo-concettuali”, a dimostrazione della vitalità dell’arte contemporanea, nella pluralità e varietà dei lavori esposti, ciò che risulta evidente è la tensione artistica, la ricerca per coniugare esperienza e visione, per costruire un ponte temporale che colleghi il passato al presente, presenza e altrove, appunto, il fil rouge che unisce i protagonisti al tema della mostra.

La dimensione reale ha una sua magia perché scava, nelle pieghe dell’esistenza e nel linguaggio del corpo, il mistero vitale, quell’irregolare imperfezione che l’artista sa trasformare in un cuore da far rivivere in un’ombra, nella forma delle cose.

L’altrove, “quel segreto spirito che sa di eterno” (F. De Pisis), trascende il sensibile ed il mondo fisico, abbracciando la sfera della spiritualità, del tempo sospeso, della bellezza, della verità, della memoria, un compito che “parte dal visibile per giungere all’invisibile” (P. Klee).


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.