Verrebbe da dire: anno nuovo, vecchia storia.
Ad una giornata dal termine del girone d’andata, il campionato sembra essersi ormai delineato.
Per il trono è una lotta a tre: tra Juventus e Inter si è inserita la sorprendente Lazio, realtà consolidata e pronta a scrivere una delle favole più belle della storia del calcio.
L’ ultimo slot disponibile per l’Europa che conta se lo contendono Atalanta e Roma, a meno di clamorosi ribaltamenti nella seconda parte della stagione.
Per l’Europa League e la salvezza è ancora difficile tracciare una linea precisa, in virtù del cospicuo numero delle contendenti.
Quattro reti, porta imbattuta, Ronaldo mattatore, testa della classifica mantenuta: il 2020 di Sarri e della sua Juventus non poteva iniziare meglio, per dimenticare subito la Supercoppa persa contro la Lazio e riprendere la corsa scudetto che non ammette frenate.
Il fortino del Cagliari dura soltanto un tempo e si rompe grazie alle prodezze di Cristiano Ronaldo, autore di una tripletta, intervallate dal goal di Gonzalo Higuain.
Ventidue anni dopo l’ultima volta, l’Inter sbanca il San Paolo.
I nerazzurri, trascinati da Lukaku e Lautaro, battono il Napoli e agganciano la testa della classifica al pari della Juve.
Gli uomini di Conte capitalizzano al meglio gli errori difensivi degli azzurri, ai quali non basta il goal di Milik per recuperare il doppio svantaggio iniziale e invertire il trend negativo che ha contraddistinto questa stagione.
La Lazio riparte nel nuovo anno così come aveva terminato il vecchio: vincendo e convincendo.
A farne le spese questa volta è il Brescia.
Le rondinelle si portano in vantaggio con Balotelli, che batte Strakosha di sinistro su assist di Sabelli.
L’episodio chiave avviene al 41’: Cistana affossa Caicedo a due passi da Joronen. Rigore ed espulsione. Immobile glaciale pareggia dal dischetto.
In 10, nella ripresa, il Brescia lotta e prova a ripartire. Ma al 46’ è ancora la Lazio a colpire, nemmeno a dirlo col solito Immobile.
Per una sponda delle Tevere che ride, una che piange.
La Roma inizia male il 2020 arenando la propria corsa contro il Torino, trascinato da un devastante Belotti, autore di due goal e altrettanti legni colpiti.
Nota di merito anche per Salvatore Sirigu, fondamentale in più occasioni e abile a mantenere la porta inviolata.
I granata possono gioire per un successo di vitale importanza che li avvicina ad una classifica più consona ai loro valori.
L’Atalanta riparte da dove aveva lasciato: dopo la manita rifilata al Milan nell’ultimo match del 2019, la Dea si concede il bis contro il Parma.
Nel primo tempo le reti di Gomez, Freuler e Gosens indirizzano il match nel migliore dei modi.
Nella ripresa la doppietta di Ilicic chiude definitivamente il match.
Il Milan ritrova Ibrahimovic ma non la vittoria: a San Siro termina 0-0 contro la Sampdoria.
Più che Ibra, il vero protagonista del match è Gianluigi Donnarumma, autore di due interventi prodigiosi su Gabbiadini.
I rossoneri steccano l’occasione per accorciare sul quarto posto, che diviene sempre più un miraggio.
Il primo match dell’Epifania non va oltre il pareggio.
Al Dall’Ara la Fiorentina vede sfumare la vittoria contro il Bologna nei minuti di recupero, complice il gol su punizione di Orsolini.
La squadra viola aveva trovato il vantaggio nella prima frazione di gioco con una perla di Benassi.
Esordio felice per Nicola sulla panchina del Genoa.
Finisce 2-1 contro il Sassuolo in un match ricco di polemiche.
I rossoblù trovano la vittoria a quattro minuti dal termine con Pandev.
I liguri erano passati in vantaggio con un rigore dubbio di Criscito, pareggiato poco dopo da Obiang.
Un gioiello di De Paul regala la vittoria all’ Udinese nel match salvezza contro il Lecce.
I salentini mancano ancora la prima vittoria casalinga e scivolano sempre più in basso.
Perde ancora la Spal che capitola in casa contro il Verona.
A decidere il match ci pensano Pazzini e Stepinski con un goal per tempo.
Per i ferraresi si fa sempre più dura abbandonare l’ultima posizione in classifica.