Si intitola “Alighieri” il brano composto dal bassista Salvo Di Pietro che, insieme a Giuseppe Filograsso (chitarra), Francesco Pasquale (arrangiamento) e alla voce di Giulia Inchingolo, dà vita ad un singolo dalle note interessanti e dalle sonorità che rimandano alla poetica del padre della lingua italiana:

Ciao, Salvo. Da dove nasce e da chi è stato composto il singolo “Alighieri”?

il brano è nato da una mia idea, ho scritto gli accordi, due delle melodie che sentite nel brano, e suonato il basso.

Il brano che sentite oggi è frutto del mio lavoro e di alcuni miei amici che hanno collaborato alla realizzazione del singolo.

Dopo aver composto la prima bozza, con Giuseppe Filograsso (Jess Fils) abbiamo iniziato a registrare le parti di chitarra e realizzato la prima bozza dell’arrangiamento che sentite oggi.

Subito dopo Giulia Inchingolo (GIULIA) ha curato la stesura del testo e poi lo ha cantato.

Dopo aver ascoltato il brano, Francesco Pasquale (Frankso) decide di collaborare con noi e

insieme abbiamo aggiunto altri suoni, migliorato l’arrangiamento, registrato di nuovo alcune parti.

Per finire Francesco e Giuseppe hanno poi curato Mix e Mastering del brano nel loro studio e nel giro di un mesetto, tra varie peripezie e uscite posticipate, siamo riusciti a pubblicarlo

Per la scelta della copertina ho chiesto aiuto ad un’amica, Antonella Civita, insieme a lei abbiamo girato alla ricerca di quello che potesse essere il soggetto o un paesaggio che meglio ricordava il singolo.

Perché avete deciso di intitolare il brano in onore di Dante, padre della lingua italiana?

il brano è nato e cresciuto in Via Dante Alighieri a Barletta considerando che lo studio di Francesco Pasquale è collocato li.

Alighieri è anche un riferimento a una persona importante a cui è dedicato il brano.

Avevo chiamato il progetto “ableton Alighieri” perché era il primo nome che mi era venuto in mente e quando i miei amici hanno cominciato a chiamare anche loro il brano così mi son detto: perché non chiamarlo definitivamente in questo modo?

Dante Alighieri oltre ad essere uno dei più grandi letterati italiani richiama il luogo dove è nato e cresciuto questo pezzo.

A quale genere musicale pensate di appartenere?

Questa è una domanda alla quale è difficile rispondere.

Sulle piattaforme di streaming è scritto Pop però sia io che i miei amici abbiamo ascolti e background differenti che abbiamo cercato di far notare nel brano.

Inoltre non abbiamo voluto seguire degli stereotipi, infatti non è presente un ritornello.

Dal brano emerge la mia passione e quella di Giuseppe per la musica strumentale così abbiamo dato risalto ai nostri strumenti.

Riguardo Giulia penso ci sia poco da dire, il suo talento penso si possa intuire già dalle prime note. Studia canto Jazz ma riesce ad adattarsi a vari stili di musica.

Francesco condivide con me la passione per la musica anni 80 e il suo lavoro è stato fondamentale per richiamare quel sound rendendolo più moderno e vicino all’idea che volevamo comunicare con il brano.

Progetti futuri?

Io personalmente sto frequentando da poco il corso di basso elettrico del conservatorio di Pescara.

Giuseppe Filograsso e Francesco Pasquale stanno lavorando all’apertura del loro studio di mix e Mastering (SOUNDNA).

Ognuno di loro ha dei brani a cui sta lavorando, al momento ho sentito le demo di alcuni brani di Giuseppe Filograsso e registrato il basso in una delle tracce che ha composto e non vedo l’ora che escano!

Giulia Inchingolo potete trovarla al conservatorio di Matera dove oltre al canto Jazz studia anche chitarra classica e anche in vari progetti.

Consiglio di seguire il lavoro di ognuno di loro perché hanno talento da vendere…


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

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