Primo appuntamento con la presentazione del libro OltreVerso. Non dimenticarti di scrivere, di Miriam Arsedea Massarelli
Giovedì 27 ottobre, con inizio alle ore 18:30, nella Sede Centrale del “Gino Strada”, presso la scuola “Salvemini”, in Viale dei Comuni di Puglia 4, ad Andria, si terrà la presentazione del libro OltreVerso. Non dimenticarti di scrivere, di Miriam Arsedea Massarelli, pubblicato da EtEt Edizioni (2022).
Narrazioni libere, storie, sogni e pensieri nati nel corso di due intensi anni sono raccolti in un unico lavoro che fonde gliinfiniti mondi dell’animo umano: attaccamento, rabbia, incredulità, amarezza, stupore, meraviglia, riconoscenza alla vita eall’uomo.
Miriam Arsedea Massarelli scrive di sé: «Ebbene sì, chi mi conosce lo sa. Sono asociale, eppure vivo nel mondo ed è fondamentalmente per questo che il mio ‘eremitismo’ non ha potuto far altro che ingigantirsi nel tempo. Allontanarsi dalle cose mondane sarebbe stato facile, avrei perso ogni caratteristica di misantropia, mi sarei in qualche modo salvata. Invece no, ostinatamente legata alla vita, non ho mai smesso di stare in qualche modo per strada, nutrendo in silenzio la mia ritrosia per il genere umano che, nonostante tutto, mi ha sempre ritenuta affabile, disponibile, gioviale. E lo sono: quando si tratta di scendere in campo mi trasformo in una specie di onesto ibrido. Non ho falsi slanci, ma qualcuno leggendo starà pensando: perché, hai pure slanci? E da quando? A te solo il Nord mancava per farti più orso di quanto già non fossi».
Mediatore dell’incontro sarà il D.S. Paolo Farina.
La partecipazione all’evento è libera e gratuita.
L’evento sarà altresì trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del “Gino Strada”.
Miriam Arsedea Massarelli (Myriam Acca per gli amici e per i lettori) nasce a Bari nel 1978, dove vive e si forma fino a che approda in quel di Domodossola. Donna di mare, impara ad amare le montagne verdi e chi ci abita, ma non può resistere al richiamo della pietrosa Puglia e della sua salsedine. A Bari ritorna a metà 2021, l’anno di piena pandemia che ci ha lasciati muti e palindromi come l’Acca. Nellostesso anno, Arsedea, donna scomoda, tutta corteccia e gentilezza, fragile e dura come il cristallo, scavata dalla vita come i tronchi degli ulivi secolari, diviene giornalista pubblicista. Insegna, scrive per Odysseo e fa altre seimila cose, ma non provate a fargliela dire: si vergogna.