Sette, sette, sette…

Sette maratone, in sette Continenti, in sette giorni. Impresa impossibile? Non per il neuroscienziato di Singapore, William Ta, atleta paralimpico che, in sedie a rotelle, ha compiuto l’estenuante giro del Mondo, prima persona nella storia a conquistare l’incredibile record.

Correndo a fianco di altri 48 partecipanti, alla World Marathon Challenge 2023, svoltasi tra Antartide, Sud Africa, Australia, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Brasile e Stati Uniti, il 66enne ha dichiarato di essere stato mosso da forte senso di responsabilità, una volontà finalizzata al prossimo, un crowdfunding da destinare ad organizzazioni benefiche, affinché venga valorizzata l’attività agonistica dei diversamente abili e vengano dati loro tutti gli strumenti necessari per praticare sport.

A William Tan, nel 2019, era stata diagnosticata una leucemia allo stadio 4, solo un piccolo intoppo per chi aveva fatto della resilienza la propria ragione di vita, lo sprone che, inconsapevolmente, si trasformava nell’esempio da seguire, per non abbattersi, per determinarsi come guerriero, contro le sfide del quotidiano, contro le barriere dell’indifferenza, contro i cliché che ci vogliono fermi e immobili nelle trame di un destino che non abbiamo scelto ma che possiamo e dobbiamo indirizzare verso un traguardo da tagliare con il bisturi che interviene per suturare chirurgicamente mente e cuore, in un desiderio di irrazionalità che ci permette di realizzare sogni pregni di sudore e fatica.

Ah, ecco, forse per un istante William Tan aveva pensato di mollare; quando, alla quinta maratona, gli si era sgonfiata la ruota anteriore della sedia a rotelle. Solo che: ”Avevo superato qualsiasi ostacolo, dovevo farlo anche stavolta. Ho sofferto, ho resistito, ho vinto!”.