Angela Gargano: la prima italiana di sempre a correre 1000 gare tra maratone e ultramaratone

Policoro, 10 settembre 2020, Italian Ultramarathon Festival. Teresa che non corre da nove anni, è in evidente ritardo di preparazione, ai 30km comunica che ha deciso di ritirarsi e poi porta a termine la maratona. Grazia che ha deciso di iscriversi solo tre giorni fa, anche lei senza chilometri nelle gambe – il marito le ha dato, giustamente, della pazza – eppure correrà i 42km e 195 metri fino alla fine. Angela e Victoria sono alla loro prima maratona: anche per loro sarà missione compiuta.  Poi ci sono due Maria e una Mary e tutte e tre taglieranno il traguardo della maratona.

Eligio, che non corre una maratona da secoli, non è allenato come sarebbe necessario, ma si alza alle tre di notte e corre fino a mezzogiorno per segnare anche lui i suoi 42.195 metri. Antonio è un campione di valore assoluto, potrebbe chiudere la gara in metà del tempo, ma resta accanto alla protagonista fino alla fine. Andrea è in ritardo di condizione: parte forte e poi rallenta, ma pure lui non molla fino al traguardo dei 42 chilometri. Anche Paolo è in ritardo di condizione, è in evidente sovrappeso e solo tre giorni fa era bloccato da contratture: lui, di chilometri ne correrà 50.

Lucrezia, Palma, Titty, Saverio e Teresa non possono proprio gareggiare, ma si sono sobbarcarti 400km di auto pur di essere presenti ai festeggiamenti dell’arrivo. Ancor più chilometri hanno fatto Carla e Paolo: loro vengono da Novara e Alfio da Sant’Arcangelo di Romagna. Anche il club di ultramarathon tedesco ha voluto partecipare alla festa: hanno spedito un diploma e una coppa.

C’è pure Mariella, con non più di venti chilometri nelle gambe, lei non solo si fa tutta la gara, ma pensa anche a organizzare la sorpresa finale, una maglietta della nazionale uguale per tutti con su scritto: “Policoro, 10.09.2020, 1000 maratone… 1000 emozioni… io c’ero!” e in più una seconda coppa, degna della nostra campionessa…

Perché tutto questo lo facciamo per lei: Angela Gargano, la donna dei record, colei che, dopo essere entrata nel Guinnes dei primati per essere stata la prima donna a correre 100 maratone in un anno, ora scrive un nuovo record che resterà nella storia. Angela è la prima italiana ad aver portato a termine 1000 gare tra maratone e ultramaratone, l’ottava donna al mondo, di tutti i tempi, a poter vantare questo risultato.E sì, oggi siamo tutti qui per lei. Tutti in ritardo di preparazione – il lockdown prima e l’estate poi hanno lasciato il segno – ma tutti determinati a scortarla in questa impresa.

Perché? Perché Angela è campionessa nel cuore, prima e oltre che nelle gambe e nella testa. Perché è l’amica di tutti, pronta a incoraggiare chiunque, in gara e nella vita, scorga in difficoltà. Perché di lei sappiamo solo ricordare sorrisi e parole gentili. Perché quando corri affianco a lei, la fatica non si sente. Perché è campionessa di umiltà e per nulla affetta da manie di divismo. Perché ad Angela non puoi che volere bene. Perché Angela, all’ultimo km della sua millesima maratona, si scioglie in lacrime e benedice la vita, la fatica, la strada che l’ha portata a tanto. Perché quando, al traguardo, la mamma ottantreenne la incorona, piangiamo tutti di gioia insieme a lei.

Insomma: perché siamo tutti pazzi per Angela, ma …uno più di tutti! Lo “stra-pazzo” è, infatti, Michele, l’uomo che sceglie di correrle sempre due passi indietro, per non rubarle la scena, l’uomo che ieri ha corso la sua 986ma maratona, alla bella età di 74 anni, e alla fine ha anche la forza di sollevarla in braccio come un fuscello: l’uomo della sua vita, il campione giusto al fianco di una campionessa così immensa. L’uomo pazzo di Angela e della corsa: come tutti noi, del resto.

Solo che Angela la pensa diversamente. Leggete un po’: «Tutti pazzi per me? Sono io ad essere pazza di voi. Non avrei mai immaginato che in tanti avrebbero corso con me la mia 1000sima maratona. Vi ho tutti nel cuore per le iniziative che avete intrapreso per me. Naturalmente, ho nel cuore anche tanti che non hanno potuto essere presenti fisicamente a Policoro. È stata una giornata intensa di emozioni, in cui ho dovuto fare ricorso a tutte le mie forze per trattenere la travolgente commozione. Più che realtà, mi è sembrato di vivere un sogno. E auguro a ciascuno di voi di realizzare i propri sogni».

Parola di Angela Gargano, regina dell’ultramaratona: punto.

 


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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...