Trump chiama, Tamblyn risponde (e non solo lei…)

La corsa alla Presidenza della Casa Bianca si fa sempre più acerrima, esasperata e spietata. A contendersi le elezioni americane, del prossimo 8 novembre, ci sono Donald Trump e Hilary Clinton. La loro visione degli Stati Uniti può essere considerata per entrambi lungimirante negli intenti, ma tremendamente agli antipodi nelle modalità di comunicazione. D’altronde, repubblicani e democratici non se le sono mai mandate a dire, e gli scontri televisivi hanno messo in evidenza le differenze di stile e di charme di cui i due politici hanno fatto sfoggio.

Schieramenti e ideologie a parte, a far rumore, negli ultimi giorni, sono state le dichiarazioni sessiste del candidato repubblicano Trump. La sua concezione della donna, come strumento di piacere e oggetto da consumare a proprio piacimento, ha fatto il giro del mondo e creato uno sgomento così profondo che le polemiche si sono susseguite in maniera netta e, soprattutto, virale.

Persino le più grandi star di Hollywood, infatti, hanno preso le distanze dal “tycoon”, definendo la sua campagna elettorale “vergognosa e capitalistica”. In un video, ad esempio, il Premio Oscar, Robert De Niro ha attaccato pubblicamente Trump, minacciando, addirittura, di tirargli un cazzotto in faccia, in perfetto stile Jake LaMotta di Toro Scatenato.

Ma non è stato il solo. Ha destato scalpore anche un post su facebook dell’attrice Amber Tamblyn, pretoriana sostenitrice della democratica Clinton. L’ormai ex bimba prodigio di tante serie tv ha confessato a tutti i suoi followers di essere stata brutalmente violentata dal suo compagno. Oggi la Tamblyn è felicemente sposata e, prima di confidare il lato oscuro del suo passato, si è confrontata con suo marito che l’ha supportata nella scelta. La Tamblyn ha raccontato un episodio risalente a molti anni fa. Durante una serata tra amici, il suo fidanzato di allora, in preda all’alcol e alla gelosia, ha fatto irruzione nel locale dove si trovava e l’ha trascinata per capelli, lungo il pavimento, fino alla macchina per riportarla a casa. Amber, inoltre, ha aggiunto dettagli inquietanti e, per rendere al meglio l’idea del feroce gesto, ha rivelato che, tra l’indifferenza degli astanti, le dita del suo compagno le perforarono la vagina.

Successivamente, Amber Tamblyn trovò il successo con “Joan of Arcadia”, una serie incentrata sul dialogo quotidiano che la protagonista intratteneva con Dio. Proviamo a immaginare che la realtà superi la finzione. Magari, in tal caso, la Tamblyn porrebbe all’Altissimo le seguenti domande: “In un’epoca costernata da femminicidi e stupri, come può un uomo come Trump ambire ad una posizione tanto responsabile e prestigiosa? Perché l’America consente ad un viziato milionario di definire “Miss Piggy” una bella donna? Dov’è la parità dei sessi? La vittoria di Trump sarebbe un’involuzione nella cultura etico-civile del Terzo Millennio?”

8 novembre: l’America vota, il mondo attende.

 


Fontecommons.wikimedia.org
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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.