Come ti batto l’omofobia…
Solo il mese scorso scrivevamo “Il preside è gay”, prendendo le distanze dall’episodio di omofobia che ha coinvolto il preside di un liceo di Bologna. Ed ecco che ci risiamo: da Bologna a Brindisi, ma questa volta ad essere gay, anzi “froci”, sono tutti gli studenti della scuola.
Proprio così: #siamotuttifroci è l’hashtag lanciato dall’intera comunità scolastica dell’Istituto alberghiero “Sandro Pertini”, di Brindisi.
Il fatto: qualcuno, che si crede particolarmente furbo, aveva tappezzato mura e scale esterne dell’Alberghiero con scritte omofobe, indirizzate ad uno studente minorenne del “Pertini”.
La risposta non si è fatta attendere ed è di quelle che farebbe tremare le vene ai polsi, ammesso che l’autore del misfatto le abbia, delle vene in cui scorre il sangue.
Ed eccola, la rivolta gentile. Gli allievi di tutto l’Istituto mettono su un flash-mob e le scritte omofobe sono surclassate da striscioni e manifesti con il succitato #siamotuttifroci .
Al momento, non è dato sapere quale sarà la reazione del frocetto razzista (ci si conceda la licenza!) e se sarà chiamato a rispondere del suo gesto a chi di dovere, ma di certo, lui che magari se la rideva, immaginando di aver avuto chissà quale bella trovata, ora si trova solo, nell’angolo, e deve procedere “muro, muro”, guardandosi bene le spalle.
Anche perché ai ragazzi del “Pertini”, si sono subito aggiunti tutti gli altri studenti di Brindisi e, con loro, la Città al completo. Omofobo avvisato, mezzo salvato: a Brindisi, il razzismo non è di casa.