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Stamattina mi è arrivato un messaggio su whatsapp. Non uno dei soliti che ci arrivano per augurarci il buongiorno. Questo, nella sua ovvietà, mi ha invitata a riflettere.

Pressappoco recitava così: «Non sempre possiamo avere ciò che vogliamo, ma possiamo sempre amare ciò che abbiamo!»

La parola “possiamo” ci rende artefici delle nostre azioni. Pur mettendocela tutta, però, non sempre riusciamo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Alcune volte è colpa nostra, altre volte possiamo imputare la sconfitta a persone diverse da noi, in altre ancora la fortuna non ci ha fornito occasioni propizie.

Questo ci deve scoraggiare? Dobbiamo arrenderci? No, mai!

Probabilmente abbasseremo il tiro, ma continueremo a perseguire ciò a cui miriamo. Non siamo mica la volpe della famosa favola di Esopo!

Il messaggio di stamane invitava ad amare ciò che abbiamo e questa è la parte più difficile. È infatti insito nella natura umana il non accontentarsi, il volere sempre di più. In effetti, ciò ci è di stimolo per progredire in una sana competizione.

Tuttavia succede che questo “non accontentarsi” non ci faccia godere delle cose che abbiamo o che ci capitano. Godere di una passeggiata con gli amici, godere di una bella giornata di sole, godere della gioia della famiglia, di qualche ora di relax…

Quanto spesso vediamo le facce annoiate di adolescenti? Quanti, non sapendo come divertirsi, fanno uso di alcool o droghe per avere sensazioni diverse? Quanti diventano violenti per spaventare la gente e sorridere un po’?

Mi viene da pensare anche alle persone gelose ed invidiose che, purtroppo, amareggiano la propria vita nel tentativo di farla assomigliare a quella di qualcun altro. Che sono tese non tanto ad impegnarsi per raggiungere le qualità, i privilegi, le possibilità della persona da cui sono ossessionate, quanto nel denigrarla e nel metterla in cattiva luce o in difficoltà agli occhi degli altri.

A queste persone più che mai mi sento di girare il messaggio: amate ciò che avete e ciò che siete. Migliorate, se potete, ma non annullate la vostra personalità con l’illusione di assomigliare a qualcun altro.

Io, dal mio canto, mi impegnerò ad apprezzare ancor di più le cose belle che ho avuto la grazia di ricevere. Ma mentre il mio occhio sarà puntato sempre in avanti, nella tasca stringerò un cornetto.