La sera di martedì 13, presso Hops Beer Shop, ad Andria, è stata presentata una nuova birra artigianale. Nome: Disperatissima

Sull’etichetta posta sulle bottiglie sistemate in bella mostra sul bancone all’ingresso del locale, si poteva leggere «Cream Ale che nasconde il torbido che è in lei dietro un’apparenza ambrata, a tratti dorata. I profumi esotici di ananas e frutta gialla non sono che un tranello rispetto alle vere fragranze di petalo di margherita strappato sul “non m’ama”, oltre che di primavera che non arriva. Ci sono altri profumi, ma non c’interessano. Birra disperata il cui equilibrio resiste disperatamente in un corpo deciso ma poco persistente. Beverina per vocazione, si conclude con una nota secca e amara, come la vita, rendendo necessario il sorso successivo. Un giusto equilibrio retrolfattivo illude che tutto andrà bene».

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Si capisce allora che il nome non è stato dato a caso, e dietro alla bevanda c’è qualcosa di più. Lo si capisce anche dal fatto che sia stata una birra pensata e prodotta dalla birreria Hops, con il supporto del Birrificio Svevo, in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Andria. Cosa c’entra un’associazione che si occupa di libri con una birreria? “È proprio la disperazione ad accomunarci” spiegavano gli organizzatori durante la serata. “Detto meglio: il pub e la letteratura sono entrambi luoghi prediletti da chi è abbattuto e disperato, in essi vi trova rifugio. La birra come la letteratura cura i tormenti dello spirito, è carezza per l’anima afflitta. Sia il pub che i libri, poi, sono contenitori di storie, e ci piaceva molto l’idea che la letteratura non rimanesse qualcosa di distaccato, ma che si mischiasse alla vita. Insomma per tutte queste assonanze abbiamo pensato che la Disperatissima potesse essere una buona idea”.

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E così è stato anche per i molti accorsi ad assaggiare la nuova ricetta nel giorno del suo debutto. Un piacere per il palato, ma anche stimolo per la mente, considerata la particolarità delle bottiglie. Su ognuna di esse, infatti, i produttori, hanno deciso di inserire un aforisma preso dall’opera di grandi autori che parlasse di speranza e disperazione. In verità più di disperazione. Per intendersi, si è tratta della stessa operazione ideata dai Baci Perugina con l’amore, declinata in questo caso sul tema della disperazione. Al posto di cioccolato e amore, birra e disperazione: forse un segno dei tempi.

La serata, dalle 21:00 in poi, è trascorsa fra chiacchiere, brindisi, stupore e curiosità. Ora la Disperatissima rimane a disposizione, per chiunque volesse assaggiarla, presso Hops Indie Pub fino ad esaurimento scorte. Resta da sapere che consumandola, si finanziano in parte le future attività culturali del Circolo dei Lettori di Andria. Un sistema virtuoso, dunque, fra consumo alimentare e consumo culturale, che si spera possa riuscire ad autosostenersi. “Quanta birra c’è nell’intelligenza tedesca?” si chiedeva il filosofo Friedrich Nietzsche. Noi ci chiediamo: quanta ce ne sarà, con la Disperatissima, in quella andriese? Intanto cin cin.


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Chi siamo? Gente assetata di conoscenza. La nostra sete affonda le radici nella propria terra, ma stende il proprio orizzonte oltre le Colonne d’Ercole. Perché Odysseo? Perché siamo stanchi dei luoghi comuni, di chi si piange addosso, di chi dice che tanto non succede mai niente. Come? I nostri “marinai/autori” sono viaggiatori. Navigano in internet ed esplorano il mondo. Sono navigatori d’esperienza ed esperti navigatori. Non ci parlano degli USA, della Cina, dell’Europa che hanno imparato dai libri. Ci parlano dell’Europa, della Cina, degli USA in cui vivono. Ci portano la loro esperienza e la loro professionalità. Sono espressioni d’eccellenza del nostro territorio e lo interconnettono con il mondo. A chi ci rivolgiamo? Ci interessa tutto ciò che è scoperta. Ciò che ci parla dell’uomo e della sua terra. I nostri lettori sono persone curiose, proprio come noi. Pensano positivo e agiscono come pensano. Amano la loro terra, ma non la vivono come una prigione. Amano la loro terra, ma preferiscono quella di Nessuno, che l’Ulisse di Saba insegna a solcare…