Perché amo Bella ciao!

Sono felice di una canzone che narra il sangue di chi ci ha liberati dall’invasore.

L’invasore di ogni epoca e di ogni colore è colui che entra come un coltello nel cuore della gente e lo umilia, lo svilisce lo vuole schiavo.

L’invasore è colui che imbraccia la paura e la riversa nelle anime prostrandole fino al punto di non riconoscersi più e non riconoscere più l’altro come un dono e una parte di sé; fino al punto di smembrare la collettività, la comunità insinuando in essa la peste del rancore e dell’odio, dell’assuefazione alla sofferenza fino all’indifferenza e…. muoiano tutti affogati!

L’invasore si traveste da salvatore, indossa la sua vacuità e la sfoggia come fosse un abito regale tentando di nascondere tutta la sua pochezza, la sua vera fragilità.

L’invasore è felice della sofferenza altrui, si riempie la bocca di buoni propositi mentre gli mastica l’anima, si bea del suo potere calpestando ogni diritto alla bellezza, sputa sulla cultura – troppo pericoloso atto di coscienza! – per coltivare cloni di se stesso, schiavi da allevare a forza di manganello e arancini.

L’invasore è un piccolo, piccolissimo uomo triste che si fa virus e non ama che la povertà e l’amarezza perché è lì che si sente superiore, sfruttando la disperazione per mettersi su lustrini e paillettes, che si pavoneggia inconsapevole della morte che pure gli sta accanto e tutto alla fine livella.

Di questo invasore ricorderemo solo il male e l’urlo dei bimbi sotto i mari. Io canto Bella ciao perché sia ancora bello salutarsi in nome di chi quell’invasore ci ha insegnato a ignorare, evitare, cacciare. In nome del sangue di chi ci ha lasciato il diritto e il dovere di “essere umani”.

Cantiamo Bella ciao e cacciamo l’invasore prima di tutto da dentro di noi – togliamoci la paura, togliamoci l’odio – e una volta fatto grideremo “il Re è nudo!” e scopriremo che quello smargiasso era solo un piccolo uomo tanto spaventato!


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Ilaria Drago è un’artista indipendente, attrice di riferimento nazionale per il teatro di ricerca contemporaneo profondamente attento al sociale. Ha pubblicato romanzi, raccolte di testi teatrali e poesia. Ha collaborato con alcuni fra i più grandi letterati e musicisti contemporanei (fra gli altri Nanni Balestrini, Paolo Fresu, Luigi Cinque) e con Roberto Latini. Attualmente è tour con diversi progetti fra cui: Transhumance_elogio a perdere, Simone Weil_concerto poetico, Migrazioni_cambiare la fine | senza confini Antigone non muore, Viriditas_tornare vivi. Allieva di Perla Peragallo, ha fatto parte della Compagnia di Leo De Berardinis, studiato ricerca vocale con la cantante Rosanna Rossoni, Kaya Anderson e gli insegnanti del Centre International Roy Hart. Si è formata in Danza Sensibile® con il Maestro Claude Coldy. Vincitrice di premi letterari e teatrali, ha ricevuto il Premio Europa e Cultura per il Nuovo Umanesimo 2019 presso l’Università La Sapienza di Roma. È creatrice del progetto TeatroCoscienza per la crescita dell’essere umano.

2 COMMENTI

  1. Un perfetto articolo di propaganda.
    Sì, la propaganda di regime intendo. Inoltre, le parole del testo non hanno vita, mi spiace, sono parole morte ma edulcolorate per rimbiancare un modello politico e sociale che di generazione in generazione, dal dopoguerra, vorrebbe imporsi quale forza parlamentare unica e assoluta, considerato che non è capace a digerire che, in democrazia, può tranquillamente vincere una forza di destra e che la destra non è per forza “fascismo”.
    Viva la democrazia, viva la destra politica come pure il centro e la sinistra ed ogni sfumatura delle poltrone del nostro governo.

    • Gentile Nunzio,
      la ringrazio per il suo accorato commento e con lei mi accosto nel grido di “viva la democrazia!” La invito con delicatezza e anche “lentezza” a rileggere le righe di quello che ho scritto e che proprio per amore di quella democrazia di cui parla inizia così: “L’invasore di ogni epoca e di ogni colore è colui che entra come un coltello nel cuore della gente e lo umilia, lo svilisce lo vuole schiavo.” Cosa la turba, cosa la rende arrabbiato nei confronti di un testo che sta invitando tutti noi ad aprire la propria mente, il cuore, a non lasciarsi manovrare o umiliare da chicchessia, a rialzare la testa a creare nuove relazioni fra gli esseri? Ogni coalizione che inviti alla violenza alla negazione dei diritti umani all’esclusione dei deboli dal “novero di coloro la cui vita ha un prezzo” (per dirla alla Simone Weil), è fascismo! Destra, sinistra, bianco, nero, a pallini o a quadretti! Il coraggio Nunzio è quello di servire l’altro – e innanzitutto a servizio dovrebbe essere chiunque sia stato eletto invece di volere solo “esercitare un potere” – di accompagnarlo in quella crescita e bellezza che ci abita, che sono sicura la abiti, e da cui per qualche motivo difficile della propria vita o per ignoranza si è allontanata.
      Tutto ciò però non ci esenta e tantomeno giustifica dal dimenticare la nostra Storia. Ogni estremismo è solo una mannaia per tutti!
      Certo, caro Nunzio, non sono fascista, ma la propaganda mi interessa davvero poco! Quello a cui penso e per cui lavoro è un “nuovo umanesimo” fondato su valori altri, primo fra tutti quello dell’incontro e della relazione e quello di cercare di spogliarsi da cliché, stereotipi e false credenze. Lei le può chiamare “parole morte”, io la chiamo vita!
      Buona domenica e… buona vita!

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