«L’inizio del segreto del medico: conoscenza dei movimenti del cuore e conoscenza del cuore: in ogni membro vi sono vasi che partono da esso. Così quando un medico, un chirurgo o un esorcista mette la mano o le sue dita sulla testa, sul dietro della testa, sulle mani, sul posto dello stomaco, sulle braccia o sui piedi egli esamina il cuore, perché tutte le membra posseggono i suoi vasi: così esso [il cuore] parla attraverso i vasi di ogni membro».

Il papiro di Ebers, dal nome dell’acquirente tedesco che lo rinvenne alla fine dell’800, è considerato il più antico trattato cardiologico della storia, databile all’incirca intorno al 1500 – 1400 a.C.. Sicuramente la descrizione dei vasi non è corretta, ma in modo significativo gli antichi Egizi avevano individuato il cuore come centro del sistema cardiovascolare.

Il cuore è l’organo muscolare più importante del nostro corpo, eppure è quello a cui dedichiamo meno cure e che ai più risulta sconosciuto. Sconosciuto sì, se molti di noi non conoscono il proprio profilo cardiovascolare e perseverano in abitudini scorrette, tra le principali cause di patologie cardiache e di morte, soprattutto nei paesi occidentali.

Sicuramente diversi sono i fattori che possono incidere negativamente sulla salute del cuore: alcuni come sesso, età, predisposizione genetica non possono essere cambiati; altri quali un consumo eccessivo di grassi saturi in regimi ipercalorici, abuso di alcool e fumo, sedentarietà, sono reversibili, come hanno ampiamento dimostrato gli studi epidemiologici: contenerli porta a una riduzione degli eventi cardiovascolari e della gravità degli stessi.

Adottare uno stile di vita sano, improntato al movimento e all’attività fisica, comportamenti e abitudini più salutari, una corretta alimentazione possono apportare diversi benefici all’organismo e ridurre il rischio di malattie del cuore.

Ne è fermamente convinto il dottor Michele Cannone, direttore della UOC Cardiologia-UTIC dell’ospedale “Lorenzo Bonomo”, che ha lanciato una campagna di informazione ed educazione durante la conferenza che si è tenuta domenica 18 febbraio presso il Chiostro San Francesco di Andria nell’ambito delle iniziative della settimana delle “Cardiologie aperte”.

Perché aspettare che il paziente arrivi in ospedale? “Educhiamolo” è la proposta del dottor Cannone ai suoi colleghi. La sua idea è quella di una prevenzione primaria volta ad evitare che il paziente arrivi al pronto soccorso con una patologia conclamata.

Basta poco e il gioco è fatto: adottare una dieta bilanciata e cucita su misura, assumendo alimenti gustosi ma ricchi di fibre e a basso tenore di grassi saturi e colesterolo. Verdure, frutta, cereali integrali, pesce e frutta secca che contengono grassi essenziali, legumi che apportano fibre e proteine, sono i cibi da preferire. In poche parole mangiamo bene e seguiamo la dieta mediterranea, senza fare rinunce a tavola o digiuni.

Già gli antichi credevano nella funzione terapeutica dell’alimentazione: Galeno, il medico greco che nel II secolo d.C. aveva ripreso la dottrina ippocratica degli umori, affermava che “il corpo arde per un calore congenito”, quindi per l’uomo sono nocivi tutti i cibi che ne aumentano l’eccitazione. Nella prima metà del VI secolo un altro medico greco, Antimo, trasferitosi in Italia, riteneva che la salute degli uomini dipendesse dal consumo di cibi adatti e invitava i Romani alla moderazione nei pasti e al movimento fisico.

Fondamentale, infatti, è anche il movimento per la salute del cuore: ne erano consapevoli gli antichi ed è un altro dei consigli dei cardiologi oggi; non è necessario, però, praticare uno sport in palestra o discipline pesanti. Evitiamo di prendere l’ascensore, ma usiamo le scale, lasciamo l’auto in garage e spostiamoci a piedi o in bicicletta. Il cuore sarà stimolato positivamente, il sistema cardiovascolare non si affaticherà, anzi si manterrà giovane a lungo: delle vere e proprie sedute anti aging per il nostro muscolo più importante.

Non tralasciamo neppure di monitorare i valori del sangue e di tenere sempre il peso sotto controllo, oltre a evitare fumo e abuso di alcool.

Sono delle buone pratiche che devono essere inculcate già dalla tenera età, abituando i bambini a seguire un sano stile di vita. E il nostro cuore sarà salvaguardato!