
Con la cornice del Chiostro San Francesco, il debutto al Festival Castel dei Mondi
Batticuore, trambusto e tanta emozione dietro le quinte di “Romeo e Giulietta” per i ragazzi dell’Associazione Neverland, che domenica 2 ottobre hanno portato in scena la celebre opera shakespeariana in chiave musicale.
Neverland è l’isola felice di Peter Pan, dove si può non crescere mai ed essere sempre felici, ma anche un luogo che offre la possibilità a ragazzi disabili, con problemi di socializzazione o di altro genere, di passare delle ore piacevoli con una “comitiva alternativa”. Il progetto nasce per volontà dei volontari e delle famiglie dei ragazzi, offrendo laboratori di attività manipolative, di teatro, danza e tanto altro.
Abbiamo dunque visto questi ragazzi buttarsi in scena e li abbiamo apprezzati non solo per aver ricordato delle battute, ma piuttosto per essersi messi in gioco, per aver vinto le paure e aver avuto il coraggio di dire: “Sì, anch’io posso essere un attore”.
”Sono molto in ansia”, mi confida una delle ragazze a qualche minuto dall’inizio. “Tu rimani a guardarmi?”. Ed eccola sulla scena poco dopo, mano nella mano con un’amica, un po’ emozionata, nei panni della balia di Giulietta.
Prima volta al Festival per Neverland, ma non per la prima volta su un palco, con le sue precedenti tre repliche di “Romeo e Giulietta”: “Jesus Christ Superstar”, “Natale in casa Cupiello” e “La Divina Commedia” gli altri titoli. La preparazione degli spettacoli parte dalla visione di alcune rappresentazioni a teatro o in dvd; poi ci si dedica alla stesura di un testo adattato che viene portato scena dopo mesi di prove. “Operiamo in un contesto un po’ complesso – ci dice la responsabile Rossella Gissi – ma il risultato e l’emozione di un pubblico sempre nuovo ci ripaga di tutto. I ragazzi hanno passione, ma la cosa bella è stare vicino a loro, qualunque cosa si faccia”.
Tra le altre iniziative portate a termine ci piace ricordare “Si può fare”, progetto di inclusione e ristorante sociale, in collaborazione con “L’Altro Villaggio”.