Adria, 18 maggio,

nella nebbia del Polesine,

dove il fiume sussurra ai mulini,

un uomo scivola nel fragore

della fabbrica.

 

Le Cartiere del Polesine

di solito non parlano

ma il muletto ha urlato

“ho intrappolato un corpo

minacciante trascino

carne e polvere”

 

Polvere e memoria

sudore di generazioni,

sangue, pasticcio.

 

Poco prima un operaio,

pedalava con la speranza

nel cuore e nel respiro,

poi il respiro su una gamba,

soffia vuoti, non trova strade.

 

Un abisso s’insinua

tra la carne e la macchina.

 

La morte seduta guardando,

gli respira addosso,

ma non prende la sua vita,

almeno non ancora.

 

La morte vigila e moltiplica l’entità,

il sangue che scivola

raccoglie parole

dove l’odore di carta e ferro

è un linguaggio

che non si interrompe.

 

Credo di sentire ancora la voce

sul pianto che brillava pallido

pallido, come l’alba che sfuma

senza un grido, senza un sospiro.

 

Un volto che si fa ombra

sulle rughe del corpo che cede.

 

Adria ti ha visto e io ti leggo,

e vedo ancora il prima

fotografie, risate

che ti univano alla vita.

 

Quanto resta davvero

di quel sorriso?

 

Resta la memoria,

tra le labbra che non dimenticano.

 

Nel silenzio delle Cartiere,

l’ombra del dolore si fa urlo

che non si spegne.

 

Dal bianco dell’osso che emerge

sì! Qualcuno urla là,

dove il dolore non è più affilato,

ma opaco come la fine di un sogno.

 

La morte ti sta guardando in faccia

senza pietà,

ma anche senza rancore, attende.


FonteThreecharlie, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons
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Yuleisy Cruz Lezcano nata a Cuba, vive a Marzabotto, Bologna. Lavora nella sanità pubblica, laureata in scienze biologiche e con una seconda laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetricia, presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato diciotto libri a seguito di riconoscimenti e premi in concorsi. Due dei libri pubblicati sono in spagnolo/italiano e il penultimo in spagnolo/ portoghese è stato pubblicato in Portogallo. Si occupa di traduzioni in spagnolo, facendo conoscere poeti italiani in diverse riviste della Spagna e del Sudamerica e, in modo reciproco, facendo conoscere poeti sudamericani e spagnoli in Italia. Collabora con blogs letterari italiani, di America Latina e di Spagna. La sua poesia italiana è stata tradotta in francese, spagnolo, portoghese, inglese, albanese.

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