Si chiama Noemi Delfino la ragazza andriese, laureanda in ingegneria aerospaziale, insignita, a Roma, del premio “Italia Giovane”, un riconoscimento volto alle risorse “nuove” del nostro Paese, in particolare allo sviluppo di soluzioni innovative che supportino la sostenibilità e il successo delle missioni umane a lungo termine, lavorando su tecnologie, sistemi e strategie che possano migliorare la vita degli astronauti nello spazio e che possano dare un impatto positivo anche sulla Terra.

Ciao, Noemi. Che effetto fa ricevere, a Roma, il premio “Italia Giovane”?

Ricevere questo premio è certamente una grande soddisfazione, ma mi piace pensare che rappresenti un riconoscimento non solo per me, ma per tutti i giovani che, con passione e determinazione, lavorano per trasformare i propri sogni in realtà. Tra loro, ho avuto la fortuna di conoscere amici, nonché colleghi, con storie avvincenti, che mi ispirano ogni giorno e dimostrano quanto talento e dedizione ci siano nella nostra generazione. Questo premio è certamente un incoraggiamento a continuare su questa strada.

A chi dedichi questo riconoscimento?

Lo dedico alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuta nonostante alcuni momenti di difficoltà, e a tutti i giovani che, come me, sognano in grande. Questo premio è la prova che, con passione, perseveranza e determinazione, si possono realizzare obiettivi ambiziosi.

Quale contributo desidereresti offrire alle future missioni Artemis, MoonToMars e di esplorazione spaziale umana?

Il mio obiettivo è dare un contributo attivo alle future esplorazioni spaziali, mettendo le mie competenze al servizio di missioni quali Artemis e MoonToMars. Vorrei contribuire allo sviluppo di soluzioni innovative che supportino la sostenibilità e il successo delle missioni umane a lungo termine, lavorando su tecnologie, sistemi e strategie che possano migliorare la vita degli astronauti nello spazio e che possano dare un impatto positivo anche sulla Terra.

Germania, Svizzera, Francia e, tra poco, Corea del Sud. Dove altro ti porterà la tua laurea in ingegneria aerospaziale?

Spero mi porti sempre più vicino alle stelle! Amo l’ambiente internazionale e sono grata per ogni esperienza che ho avuto, perché mi ha permesso di crescere sia professionalmente che personalmente, nonché di incontrare persone straordinarie. Nel futuro, mi piacerebbe lavorare con agenzie spaziali e organizzazioni di tutto il mondo, contribuendo al progresso dell’esplorazione umana. Ogni nuova tappa è una sfida e un’opportunità per avvicinarmi al mio sogno di partecipare a missioni che spingano i confini della conoscenza.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.