
La vita di uno dei più importanti e influenti autori romantici inglesi, tra i più studiati ed apprezzati
Byron è stato il poeta romantico inglese più conosciuto in Europa nel XIX secolo, godendo di una fama molto rilevante. Ha rappresentato una figura influente per celebri poeti, romanzieri, pittori e compositori, come Goethe, Dostoevskij e Beethoven. Byron ambiva alla libertà e provava ribrezzo per l’ipocrisia sociale tipica della generazione napoleonica, anche se lui stesso ha celebrato il celebre condottiero (Ode to Napoleon Buonaparte). Byron incarnava l’eroe romantico, audace, orgoglioso, a volte malinconico e indipendente; era talmente reale la corrispondenza tra l’autore e le sue opere, da essere, quest’ultime, considerate autobiografiche. C’è da sottolineare, però, che Byron si è rifatto ai noti scrittori di Augusta. I suoi lavori possono essere definiti romantici nell’essenza, ma tardo-neoclassici nella forma. È stato un amante della solitudine e dei paesaggi della natura, come l’oceano.
George Gordon Noel Byron nacque il 22 gennaio del 1788 nella capitale del Regno Unito, in una famiglia londinese nobile e antica. George era il sesto barone di Byron; da qui deriva il nome Lord Byron. A causa della vita sregolata di suo padre, il capitano John Cornholio Byron, soprannominato “Mad Jack” (“Jack il Matto”), Lord Byron visse un’infanzia caratterizzata da limitazioni economiche ad Aberdeen, in Scozia, dalla madre Catherine Gordon of Gicht. È qui che fiorisce in George l’ammirazione per il paesaggio marino e montano e la fede calvinista nella predestinazione della colpa.
All’età di dodici anni, nel periodo in cui era innamorato di una cugina, iniziò a scrivere i primi versi, ma anche un’altra parente sarà per lui determinante. George frequentò una delle scuole pubbliche più elitarie, la Harrow School, e successivamente Cambridge, nel 1805. In questa elitaria scuola non tutti i cani potevano accedere e ciò valeva anche per il suo bulldog; Byron reagì a questa proibizione con un orso domestico, che era da lui portato con una catena, come fosse un cane, provando molto piacere nel terrore che questa pratica induceva negli studenti.
È proprio a Cambridge che Byron si fa conoscere non solo come atleta (amava il pugilato ed il nuoto) ma anche come bevitore (chiese di poter portare nel suo dormitorio molti alcolici), giocatore d’azzardo, dongiovanni e spendaccione; questa reputazione lo marcherà per il resto della sua esistenza. A proposito delle sue qualità da dongiovanni: sin da quando era piccolo, Lord Byron dimostrò di saper trattare in un certo modo le ragazze; ebbe una relazione con la sorellastra e successivamente scoprì di essere bisessuale, frequentando tante ragazze e altrettanti ragazzi; all’età di 21 anni aveva superato sifilide e gonorrea.
Nel 1809 Byron intraprende un tour dell’Europa e del Levante. In questo periodo scrive i primi due canti di Childe Harold’s Pilgrimage, ambientati nei paesi che Byron stava visitando. I due canti, Childe Harold’s Pilgrimage, furono pubblicati nel 1812, al ritorno in Inghilterra. Dal momento della pubblicazione, sino al 1818, quest’opera riscosse successo. Seguì una serie di racconti di versi orientali – The Giaour, The Corsair, Lara (1813-14), grazie ai quali la fama dell’autore si è notevolmente accresciuta. Si tratta di storie amorose e di avventura, caratterizzate da una trama semplice ed efficace basata su amore contrastato, separazione forzata, morte, vendetta ed eroi impavidi e dignitosi, non condizionati dai costumi della società; si pensava che essi rispecchiassero il loro autore, dunque il termine ‘’Byronic hero’’ fu di attualità in Europa.
Nel 1815 avviene il matrimonio tra Lord Byron e Anna Isabella Milbanke; i due ebbero una figlia, Augusta Ada, l’unica figlia legittima di Byron. L’anno successivo il poeta fu lasciato dalla moglie e ciò causò lo scoppio di uno scandalo; in esso fu inclusa l’accusa al poeta di un rapporto incestuoso con una figlia avuta in una precedente relazione, Augusta Leigh, e anche il sospetto della messa in risalto di questa notizia al fine di eclissare le relazioni omosessuali. A causa dello scandalo, Byron fu costretto all’esilio. Lord Byron giunse a Ginevra, entrando a far parte di un gruppo del quale facevano parte Shelley e sua moglie Mary. Arrivato in Italia, Byron sostenne partecipativamente la società rivoluzionaria dei Carbonari. In questo periodo scriveva Don Juan (1819-24), un lungo poema comico-epico, lasciato incompleto poco prima della sua scomparsa. Nell’ultimo periodo della sua vita, Byron si sentì maggiormente votato all’azione, piuttosto che alla letteratura.
Lord Byron fu una delle voci che ebbero maggior influenza a favore dell’indipendenza della Grecia dall’impero ottomano. Partendo da Genova, nel 1823 raggiunse la terra ellenica, dove vi si stabilì diventando uno dei leader della rivolta per ottenere l’autonomia. Il 19 aprile del 1824 Lord Byron morì a Missolungi, in Grecia, a causa di una febbre reumatica divenuta meningite. La sua figura di artista e uomo politico ha esercitato una notevole influenza sull’arte e sulla letteratura europea.