“Falcone diceva sempre che la mafia non è tanto la gente che ti spara, ma soprattutto quella che ti emargina, quella che ti lascia da solo. Gli esecutori delle stragi sono stati individuati, i mandanti no. E i mandanti sono quelli che Falcone stesso chiamava ‘i colletti bianchi’.“
Dal Dirigente Scolastico del Liceo “Nuzzi”, il prof. Michelangelo Filannino, riceviamo e pubblichiamo:
L’IIS ”Adone Zoli” di Atri(Te) , capofila del Progetto “Ti spiego la mafia “ finanziato dal MIUR
( Decreto n.1070 del 19 ottobre 2016) “ mi ha proposto di far incontrare la comunità scolastica del Liceo scientifico “R.Nuzzi” con Giuseppe Costanza, autista del giudice Giovanni Falcone.
Giuseppe Costanza scampò per miracolo all’attentato di Capaci, in cui persero la vita sia il giudice Falcone che la moglie, magistrato anche lei, Francesca Morvillo.
Dal suo racconto traspaiono la saggezza ed il coraggio di Giovanni Falcone e, inseparabilmente, di Paolo Borsellino. Tutti ricordiamo Falcone che dice che la mafia è un fatto umano e, come tutti i fatti umani, ha un inizio ed una fine. Paolo Borsellino gli faceva eco dicendo che il Pool antimafia credeva in una riscossa civile diffusa, in una presa di coscienza collettiva contro la mafia.
La voce gli manca quando ricorda il momento in cui Giovanni Falcone gli chiese di restare come suo autista personale. Racconta che Giovanni Falcone volle essere accompagnato, senza preavviso, a Bagheria, sul luogo dell’attentato a tre familiari di Marino Mannoia. Al momento di tornare, qualcuno consigliò che Costanza andasse avanti da solo, spostando Falcone in un’altra auto.
Falcone immediatamente disse:”Io Costanza non lo lascio da solo”.
Con la voce rotta, Costanza dice ora a noi :”Come fai a lasciare uno così!” .
E così è stato, nonostante l’opposizione della sua famiglia.
Costanza non è venuto a fare retorica, ma a rilanciare la lotta contro la mafia:
“Falcone diceva sempre che la mafia non è tanto la gente che ti spara, ma soprattutto quella che ti emargina, quella che ti lascia da solo. Gli esecutori delle stragi sono stati individuati, i mandanti no. E i mandanti sono quelli che Falcone stesso chiamava ‘i colletti bianchi’.“
Ed ecco davanti a noi qualcuno a dirci, con semplicità e chiarezza, il male atavico che affligge il nostro Paese: il dominio letale di gente vile e priva di rispetto per il bene comune.
Costanza non è venuto a fare compianti e malinconiche rievocazioni: in quel bellissimo italiano di cui i Siciliani sono capaci, è andato al nocciolo della questione: “Cari ragazzi, voi avete un’arma invincibile, che è il voto. Scegliete le persone oneste”.
Ieri ho scritto per ringraziare la prof.ssa Mocciola dell’IIS “Adone Zoli”, capofila del progetto, ed ho chiesto, interpretando anche i sentimenti dell’Associazione Libera di Andria, di incontrare ancora questo testimone forte, autentico e sincero della lotta contro la mafia.
Michelangelo Filannino
Dirigente scolastico