La terza edizione del Convivio di Filosofia al “Nuzzi”

Saranno gli stessi studenti del terzo, quarto e quinto anno, “filosofi in erba”, i relatori alla terza edizione del Convivio di Filosofia organizzato dalla Professoressa Rosanna Valerio del Liceo Scientifico Nuzzi di Andria. Nei Giorni 11 e 12 febbraio, dalle ore 17.00 alle 19.00, nell’Auditorium Michele Palumbo del Liceo, si parlerà della Paura, che sarà analizzata nelle sue diverse forme e manifestazioni, attraverso un affascinante lavoro introspettivo e di ricerca compiuto dagli studenti.

La paura è un’emozione, un’emozione primaria – direbbero gli psicologi – che interessa in misura variabile ogni essere umano.

Insieme a tristezza, gioia, disgusto o rabbia, la paura è anzi una delle emozioni fondamentali degli esseri viventi, ci mette in guardia dai pericoli e ci spinge alla sopravvivenza.

Abbiamo paura di crescere, di essere soli, di sapere e di non sapere, abbiamo paura dell’apatia, del futuro, del tempo, dell’accettazione.

La grande scrittrice Emily Dickinson definiva così quella sua emozione come uno stimolo: “Ho vissuto di paure. Per coloro che conoscono l’invito | offerto dal pericolo – ogni altro stimolo | è indifferente – senza vita.”

Ma la paura è davvero necessaria?

Paolo Borsellino, esempio di nobilissimo coraggio, forse non universalmente condivisibile,  scrisse quasi autobiografandosi che “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.”

Se i diversi stati emotivi fisiologicamente legati alla paura,  quali il timore, l’apprensione,  la preoccupazione l’inquietudine l’esitazione, hanno connotati comunque positivi, esiste una  polarità patologica della paura, come l’ansia, il terrore, la fobia o il panico.

Allora la paura deve essere affrontata, e vinta.

L’invito al Convivio di Filosofia è esteso a tutti i lettori, perchè il confronto su questi temi, a partire dall’esperienza dei giovanissimi filosofi e dall’insegnamento dei loro grandi maestri, possa estendersi al di là di qualsiasi differenza di età o provenienza.


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La filosofia e l’economia sono più vicine di quanto si creda. In entrambe ho fiutato la mia strada. Dopo la musica e la scrittura, ho avuto modo di guardare all’arte e alla meditazione come forme di espressione, di escapismo ma anche di connessione con il mondo. Ho sposato e mai tradito la parità, soprattutto di genere, nel segno della civiltà e della crescita universale. Sognatrice insaziabile, divento guerriera di ogni battaglia che credo giusta.