Si intitola “Madre Natura” la nuova installazione dell’artista Dario Agrimi che, dopo “Sofisma”, “Voli Pindarici” e “Golem”, torna in Piazza Catuma per la 28esima edizione del Festival Internazionale Castel dei Mondi città di Andria. L’estate è finita e fingiamo di ignorare la nostra condizione. C’è tanto per tutti, ma tanto a pochi e poco a tanti è il nuovo status della società contemporanea. Si tenta di prevaricare gli altri da sempre. Distruggere tutto in funzione della consapevolezza umana dell’essere poco durevole. Una bimba che piange su un cumulo di macerie. Siamo davvero la specie più evoluta del pianeta? A spiegarcelo è lo stesso Dario.

Ciao, Dario. Cosa differenzia “Madre Natura” da “Sofisma”, “Voli

Pindarici” e “Golem”?

Ogni opera racconta il suo significato e quest’ultimo affonda le sue radici in luoghi diversi.

Sono tutti lavori che aprono orizzonti concettuali illimitati.

Non è facile elencare le differenze. Sono troppe. Direi che sono ognuna una parte diversa di me.

Che siano gli spettatori a collocarle.

Perché, a tuo parere, non impariamo da ciò che la Storia ci insegna?

Continuiamo a ripetere i nostri errori. Siamo cicale spavalde il 30 di settembre.

L’estate è finita e fingiamo di ignorare la nostra condizione.

C’è tanto per tutti, ma tanto a pochi e poco a tanti è il nuovo status della società contemporanea.

Ci basti guardare un tg per capire che dove eravamo… siamo. Si combatte da quando si esiste.

Si tenta di prevaricare gli altri da sempre.

Distruggere tutto in funzione della consapevolezza umana dell’essere poco durevole.

Siamo davvero la specie più evoluta del pianeta?

Noi esseri umani siamo davvero gli animali sfruttatori ed indisciplinati dell’evoluzione biologica naturale?

Siamo uno scherzo o errore della natura. In quanto perfetta ha deciso di suicidarsi mettendoci al mondo.

Eppure abbiamo fatto cose incredibili. Siamo stati in grado di elevarci e creare tanta grandezza.

Contemporaneamente abbiamo toccato anche la più becera bassezza macchiandoci di crimini e misfatti consumatisi durante il passato e il presente.

Il fatto che sia citato il presente in questo discorso la dice molto lunga sulla nostra incapacità di imparare dai nostri errori.

Le macerie sono causa o conseguenza della visione miope che ci caratterizza?

Le macerie sono la conseguente traccia che stiamo lasciando ad un vicinissimo futuro. Sono il nostro lascito. La nostra eredità.


FonteIn copertina: Dario Agrimi - Madre Natura
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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

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