Si chiama Nunzia Lomonte l’andriese laureata in Informatica con specializzazione in Intelligenza Artificiale che, nell’ambito della seconda edizione dell’Hackathon Women Shape the Future, è stata premiata, con il suo team, per il progetto GOCC-I.A. una piattaforma integrata che permette di gestire a distanza e in maniera automatica l’irrigazione di giardini e terreni agricoli, consentendo un notevole risparmio d’acqua e ottimizzando le risorse idriche

Che effetto ti ha fatto concorrere e vincere alla seconda edizione dell’Hackathon Women Shape the Future?

È stata una grande soddisfazione. Partecipare a questa competizione mi ha dato l’opportunità di uscire dal contesto accademico e di mostrare al di fuori dell’università il lavoro che svolgiamo ogni giorno. Non mi sarei mai aspettata tutta questa visibilità, e sono davvero felice, soprattutto perché questo successo contribuisce a diffondere un messaggio positivo sulla ricerca e sull’innovazione, soprattutto nel Sud e tra le donne. Credo sia fondamentale parlarne, perché spesso il nostro lavoro rimane confinato all’interno dell’ambito accademico, mentre ha un grande valore anche per la società.

In cosa consiste il progetto GOCC-I.A.?

Come suggerisce il nome, GOCC-I.A. unisce la gestione delle risorse idriche all’intelligenza artificiale. Si tratta di una piattaforma integrata, disponibile sia come software desktop sia come app mobile, che permette di gestire a distanza e in maniera automatica l’irrigazione di giardini e terreni agricoli. Attraverso sensori posti nel terreno e algoritmi di intelligenza artificiale, il sistema attiva gli irrigatori solo quando necessario, consentendo un notevole risparmio d’acqua e ottimizzando le risorse idriche.

Qual è il modo più smart per migliorare la gestione idrica e ridurre il consumo di acqua?

L’agricoltura è un settore che richiede grandi quantità d’acqua, ma anche in altri ambiti è fondamentale ottimizzarne l’uso. Il modo più efficace per farlo è adottare tecnologie che regolano l’uso dell’acqua in base alle reali necessità. Utilizzando sensori in grado di analizzare le condizioni ambientali e modelli di intelligenza artificiale per elaborare i dati, è possibile attivare gli irrigatori o altri dispositivi idrici solo quando serve. In questo modo si risparmia acqua e si riducono gli sprechi, rispettando le esigenze del contesto.

In termini ecologici, che benefici può apportare l’Intelligenza Artificiale nel nostro presente e nel nostro futuro?

Spesso l’intelligenza artificiale viene percepita come qualcosa di complesso o addirittura pericoloso, ma per mia esperienza personale posso dire che questa visione è molto lontana dalla realtà. Al momento, i sistemi di IA utilizzati nella ricerca richiedono sempre l’intervento umano e possono essere visti come strumenti avanzati che, grazie alla capacità di elaborare grandi quantità di dati, supportano decisioni più consapevoli e informate. In ambito ecologico, l’IA può aiutarci a rendere molte attività più sostenibili, suggerendo soluzioni basate su dati storici e analisi predittive che un essere umano difficilmente riuscirebbe a compiere da solo.


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

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