“Sciarada” (Morellini), è un romanzo scritto a quattro mani dall’affermato medico e psichiatra Orlando Del Don e da Annalina Molteni, già autrice di romanzi ispirati al Risorgimento e alla Mitteleuropa di fine Ottocento. È un viaggio fisico, e soprattutto psicologico, pieno di suspence, in un turbine di colpi di scena e misteri che non lascia mai prendere fiato al lettore.
Ciao, Orlando. Esistono elementi autobiografici nella figura del protagonista Oliver McQueen?
Impossibile eludere questo aspetto della mia esperienza personale. Alcuni elementi autobiografici nella figura del protagonista Oliver McQueen sono infatti presenti in modo caratterizzante. Questi, in particolare, prendono spunto da un mio diario che ho iniziato a tenere nel lontano 1986 a Losanna (Ouchy) ai tempi in cui ero impegnato in qualità di studente e ricercatore. Questo diario, che ho sempre aggiornato negli anni in forma di “flusso di coscienza/romanzo in potenza” lo avevo intitolato “Giorni tranquilli a Ouchy / Quiet Days in Ouchy” con chiare allusioni al romanzo di Henry Miller “Quiet Days in Clichy”. Evidentemente allora ero ancora inconsapevole che i veri paradisi erano, sono e saranno sempre e solo quelli perduti … la qual cosa ho dovuto e potuto personalmente sperimentare e confermare con SCIARADA.
Quale anfratto dell’animo umano raggiunge il progetto MK-ultra?
Una domanda, questa, che meriterebbe una trattazione di ampio respiro e un approccio storico-scientifico che mal si addice ad un’intervista come questa che deve rispettare tempi, modi e spazi più agili e contenuti. Proverò comunque a rispondere in modo da soddisfare almeno in parte le vostre esigenze e quelle dei lettori. Il progetto MK-Ultra tocca gli anfratti più profondi del nostro inconscio. Un inconscio complesso, multidimensionale, atemporale, inquietante e in massima parte ancora sconosciuto. Un’intelligenza e una vita autonoma sepolta nei labirinti abissali dell’inconscio che apre a possibilità esistenziali e mondi ancora inediti. L’interesse e, direi, l’ossessione per queste ricerche però è antico e nuovo. L’attualità e, in particolare, i conflitti internazionali recenti sono lì a confermarlo. Il controllo della mente umana non è però riducibile ad una “mera” questione di potere. Ciò che rende queste ricerche sempre più attuali e interessanti è la paura e al contempo la domanda di fondo che le supporta sottotraccia da sempre, e cioè sapere se l’ IO che crediamo di incarnare ed essere sia/siamo veramente noi o se invece questo nostro IO sia invece ingovernabilmente ALTRO. Ma allora cosa e chi siamo veramente, chi siamo stati e chi possiamo finalmente e veramente essere, ora e – soprattutto – in un futuro prossimo? Questa è la vera sfida scientifica, sociale, psicologica, antropologica e politica che tocca l’essere umano e la sua sopravvivenza su questo granello di polvere spaziale che chiamiamo terra. Ecco, SCIARADA – che, ribadisco è e rimane un romanzo – fra tanti interrogativi, evocazioni, dilemmi, drammi e misteri ruota con leggerezza e arguzia intorno a questo vortice spazio-temporale. Ma alla fine sarà il lettore e giudicare, lui e solo lui attraverso il suo Io (?), il suo acume e la sua sensibilità.
Ciao, Annalina. Perché nel romanzo si ha la continua sensazione di una “fuga in avanti”?
Ogni tipo di storia ha in sé il ritmo e lo detta a chi scrive. I tre protagonisti principali di Sciarada (lo psichiatra, la giornalista e la poetessa) si muovono, all’interno della propria trama prima e di quella comune poi, in un percorso di consapevolezza e di conoscenza, e questo fatalmente genera movimento, cambiamenti di luoghi, incontri nuovi, in una parola: dinamismo. E come rendere tutto questo se non ricorrendo alla costruzione di un turned page che, si spera, terrà il lettore incollato alla pagina.
Da dove nasce il titolo “Sciarada”?
Scelta quasi obbligata per un romanzo che nasce dall’incontro, e dallo scambio, di trame diverse, ognuna delle quali concorre al definirsi della principale. Se poi vogliamo andare a scomodare il senso figurato del termine come problema di incerta e difficile soluzione, va da sé che rappresenti pienamente il nostro Sciarada.