di Hannah Lynn
Il mito dell’orrenda e tanto temuta gorgone Medusa qui è rivisitato in modo più empatico e scevro da qualunque odioso ennesimo commento rivolto al mostro. La scrittrice ci regala una Medusa, diversa, una donna semplice, saggia e di cuore che si ritrova ad essere sacerdotessa di Atena e grazie a questo ruolo dedica la sua vita a confortare e ad aiutare i più bisognosi, i più deboli.
Una sacerdotessa violata dal Dio Poseidone spinto alla violenza solo per mero gusto di soddisfare le proprie voglie più bieche.
Medusa, donna giusta e misericordiosa che subisce una seconda violenza quando viene punita dalla stessa Atena per aver profanato il suo tempio.
Maledetta, bandita per l’eternità a vivere trasformata in mostro costretto ad uccidere indipendentemente dalla sua volontà.
La Lynn tramite il mito ci restituisce la figura di una donna abusata, maltrattata, incompresa, distrutta nell’animo e nel corpo esattamente come tutte quelle donne che da anni soccombono a causa della violenza causata da coloro che avrebbero dovuto proteggerle.
Un libro che pagina dopo pagina ci intenerisce e ci spinge a voler accarezzare il cuore di colei che è persa nella sua più nera disperazione ed eterno dolore.
Un mito che squarcia il velo del racconto per approdare ad una realtà purtroppo ancora vera e tangibile in un mondo che è ancora in cerca di rispetto e maggiore cura nei confronti delle donne.