George Michael è morto la notte di Natale, la notte più bella dell’anno, da solo, probabilmente per un arresto cardiaco, forse perché il cuore non sopportava più l’ipocrisia di questo mondo
Da Agata Paradiso riceviamo e pubblichiamo:
Il 25 giugno 1963 nasce a Finchley (nord di Londra), da padre greco-cipriota e da madre inglese, Georgios Kyriacos Panayiotou, che il mondo conoscerà e amerà con il nome di George Michael.
Tante sono state dette su questo grande artista e tante forse se ne diranno, eppure mi pare assurdo parlare sempre delle sue scelte personali, della sua vita privata, della sua omosessualità, dimenticando che quest’uomo si era mostrato al mondo perché voleva regalare qualcosa di straordinario e voleva essere giudicato per la sua musica anziché essere messo sotto i riflettori per quello che forse non era nemmeno tenuto a mostrare e giustificare!
Se dovessi chiedere a qualcuno “Conosci George Michael?”, le risposte potrebbero essere due: “Chi, quello gay?” oppure “Chi, quello del lento dei matrimoni?”
Solo ad immaginarle, mi viene da sorridere, perché queste persone non hanno la minima idea di che mondo musicale ed umano si sono persi. George Michael ha segnato la musica, ha lasciato una traccia indelebile, una stella che ha smesso di brillare troppo presto. Un artista che ha colorato di tinte vivaci la musica per trent’anni, e dico trenta, senza mai sbagliare un colpo, senza mai tradire se stesso, anzi, forse con la musica è riuscito davvero a parlare di sé, a far emergere la sua vera natura, di uomo fragile ma determinato, onesto e sincero, amante della perfezione, critico e autocritico, intelligente ed elegante… insomma, tutto questo e altro ancora è George Michael.
Dal giorno della sua morte, notizie si rincorrono perché la stampa vuole attribuire la sua fine a questa brutta storia, affamata dell’ennesimo gossip. Quanto vorrebbero titolare la loro prima pagina di domani con GEORGE MICHAEL UCCISO DA OVERDOSE, perché è sempre stato così, non sarebbero coerenti facendo il contrario.
Sapete che c’è? Io so soltanto che George Michael è morto la notte di Natale, la notte più bella dell’anno, da solo, probabilmente per un arresto cardiaco, forse perché il cuore non sopportava più l’ipocrisia di questo mondo, e lascia a noi tanta ma tanta tristezza, un’altra bell’anima che ci lascia.
Certo, resta ciò che di immenso ha creato (vi invito ad ascoltare un solo brano “sconosciuto” di George, ve ne innamorerete), ma a me e a tanti come me manca e soprattutto mancherà ciò che non era ancora arrivato, ciò che di lui non avevamo ancora conosciuto e vissuto, ciò che lui non potrà più vivere.