Sulla rivista Genetics in Medicine i dati dello studio sulla Sindrome cardio-facio-cutaneo-articolare

Si chiama Sindrome cardio-facio-cutaneo-articolare e fa parte delle patologie rare del tessuto connettivo, un gruppo molto variabile di malattie ereditarie caratterizzate da una lassità congenita dei tessuti. È una nuova malattia rara scoperta dai ricercatori dell’Unità di Genetica Medica dell’Ospedale di San Pio, i cui dati sono stati pubblicati nello scorso mese di febbraio, sulla rivista Genetics in Medicine. La progressiva perdita di tono dei tessuti determina una predisposizione a numerose problematiche di salute che coinvolgono principalmente le articolazioni, la pelle e l’apparato cardiovascolare.

La scoperta è stata fatta grazie all’analisi genetica di un gruppo di 12 persone, afferenti a 9 famiglie. Le persone coinvolte nello studio presentavano alterazioni del gene TAB2 e un insieme di caratteristiche fisiche e di problemi di salute molto simili a quelli osservati in una prima paziente identificata a Roma, qualche anno fa.

La scoperta di questa patologia ha rappresentato un elemento importante per l’ingresso – avvenuto lo scorso gennaio e del quale  Odysseo  ha dato notizia – dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza nelle due reti ERN di riferimento per le malattie rare e complesse: ERN-SKIN sulle malattie di interesse dermatologico, ed ERN ReCONNET sulle malattie muscolo-scheletriche e del tessuto connettivo.

«Da molti anni ci occupiamo di patologie ereditarie del tessuto connettivo», spiega Marco Castori, medico genetista, direttore dell’Unità di Genetica Medica dell’IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo. «Inizialmente non pensavamo di trovarci di fronte ad una nuova malattia, ma eravamo comunque certi che si trattasse di una patologia ereditaria del tessuto connettivo. Alcuni studi preliminari ci hanno permesso di evidenziare come le alterazioni del gene TAB2 fossero sottodiagnosticate tra le persone che vengono genericamente riconosciute come affette da una malattia ereditaria del tessuto connettivo. Osservazioni più approfondite ci hanno permesso di identificare questa nuova malattia e concludere che questo gene può essere effettivamente considerato responsabile».

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Grazie a questo studio (Micale L, Morlino S, Carbone A. et al. Loss-of-function variants in exon 4 of TAB2 cause a recognizable multisystem disorder with cardiovascular, facial, cutaneous, and musculoskeletal involvement. Genetics in Medicine (2022) 24, 439–453. doi: https://doi) svolto in collaborazione con altri centri italiani ed esteri, è stato possibile comprendere i meccanismi molecolari che sono alla base della patologia e identificare tutti quei processi cellulari controllati dal gene responsabile della malattia che, qualora “alterato”, compromette la funzionalità di diversi organi e tessuti. Grazie alla comprensione di questi processi, i ricercatori sperano che un giorno possano essere sviluppati nuovi e più efficaci trattamenti per i pazienti.

«Le malattie rare rappresentano una dimensione a sé stante rispetto alla normale pratica medica: sapere “come si chiama” la malattia di cui si è affetti non sempre corrisponde a disporre di una cura risolutiva. Quando si tratta di una malattia genetica, le risorse terapeutiche sono ancora più limitate. Tuttavia, avere una risposta alla domanda “di che cosa soffro?” cambia la prospettiva. La persona affetta e la famiglia sanno finalmente contro cosa stanno lottando e possono avere un’idea di cosa si prospetta per il loro futuro», conclude il dottor Marco Castori.

Presso Casa Sollievo della Sofferenza è attivo da alcuni mesi l’Ambulatorio per le Malattie non Diagnosticate. Una volta al mese vengono visitati pazienti e famiglie che hanno solo un sospetto di malattia rara ma non hanno ancora una diagnosi definitiva.


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Nato a Bari nel 2003, vive e frequenta il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” a Bisceglie. Si definisce un amante delle materie scientifiche, pratica il calcio amatoriale e l’attività fisica e tifa per il Milan, per il quale nutre una autentica venerazione. Ama il mare e la campagna, il buon cibo e la vita all’aria aperta. Musicalmente preferisce ascoltare brani italiani, in special modo quelli di Ultimo e Tommaso Paradiso, ma ascolta anche brani stranieri, come quelli di Shawn Mendes e Bruno Mars. Non rinuncia mai ad una serata in compagnia di amici, specie se sono quelli con i quali è facile parlare di sport ma anche di altri piaceri come quelli de la bonne vie. Desidera viaggiare e visitare in particolare le città d’arte. Scrive per esternare le sue passioni.