
Una panoramica del programma
Il festival della Disperazione si avvicina e il sentimento di umoristica tristezza si fa sempre più lampante. Festival che giunge alla sua sesta edizione nonostante tutto. Che fatica sopravvivere è il claim che accompagnerà gli otto giorni della rassegna che costituisce oramai un punto fermo del panorama letterario regionale e non solo. Un Festival che nel tempo si è fatto riconoscere per la qualità dei suoi ospiti e per la calorosa e numerosa partecipazione del pubblico che non ha mai fatto mancare il suo affetto e la sua attenzione.
Si inizia il 20 luglio con la scrittrice Francesca Valente, vincitrice del Premio Italo Calvino 2021 e del Premio Campiello Opera Prima 2022 con Altro nulla da segnalare. Al centro, le storie struggenti dei «paz»: i pazienti – o i pazzi, direbbero i piú – dei servizi psichiatrici nati subito dopo la chiusura dei manicomi: uomini e donne che si ritrovarono improvvisamente liberi nel mondo, o che nel mondo non sapevano piú come abitare.. La giornalista Giuliana Sgrena ci porterà dall’Afghanistan dei talebani al Maghreb delle rivoluzioni fallite attraverso le storie di donne e le loro lotte. I filosofi Andrea Colamedici e Maura Gancitano, fondatori del progetto multimediale TLON seguito on line da centinaia di migliaia di follower, interverranno con una vera e propria “lezione di meraviglia”. Giuseppe Civati, il già deputato e Segretario di Possibile ed editore di People, ci condurrà in un percorso tra letteratura e politica. La giornalista investigativa Stefania Maurizi ci mostrerà cosa si cela dietro WikiLeaks attraverso la storia del fondatore Julian Assange. E poi Mattia Bagnoli, giornalista corrispondente da Mosca, che, con lo speech “Signora mia che brava persona che è Putin”, ci racconterà il regime ibrido che regna nella Russia moderna.
Il cantautore Luca Barbarossa ci parlerà degli incontri sorprendenti, avventure inaspettate, passioni e sogni fatti grazie alla musica. Dopo il talk si esibirà in uno speciale live musicale. Daniele Parisi ci porterà nella sala d’aspetto di un pronto soccorso, tra molteplici pazienti con peculiari personalità, con lo spettacolo “AB HOC ET AB HAC”. L’attrice Beatrice Schiros sarà autrice di una piece – messa in sciena dalla compagnia Carrozzeria Orfeo – per cuori coraggiosi: con lo spettacolo “Stupida show” spazierà dalla politica alle differenze di genere, dalla violenza alla maternità passando per razzismo, egoismo, pornografia e tensioni sociali. Si partirà per un viaggio psichedelico nella filosofia con il creator digitale Alessandro Paolucci (@dio.gram) che ci racconterà gli esperimenti con l’hashish di Walter Benjamin, quelli con la cocaina di Sigmund Freud, le dipendenze di Marco Aurelio e l’esperienza con la LSD di Ernst Junger e Albert Hofmann. Con l’attore Vittorio Continelli, invece, tratteremo dell’annosa questione del lavoro in ambito culturale andando alla riscoperta dello scrittore Luciano Bianciardi. Antonio Losito, autore comico, ci offrirà lezione di self-help con il suo spettacolo “Come diventare un tiranno”. Luca De Gennaro, manager televisivo e conduttore radiofonico, ci trascinerà negli anni ‘80, gli anni d’oro della musica, tra i tantissimi mutamenti della scena pop.
“Il settimo giorno lui si riposò, io no”, è questo il titolo dello spettacolo comico di Enrica Tesio, blogger e autrice di Tutta la stanchezza del mondo (Bompiani, 2022): un monologo sulla vita di una donna (come tante altre). Ad accompagnarla, la musica dal vivo della polistrumentista, autrice e direttrice d’orchestra Andrea Mirò.
I performer Roberto Mercadini e Guido Catalano porteranno al Festival della Disperazione il loro nuovo spettacolo lanciandosi tra le cose che non avrebbero mai immaginato di poter dire. L’amore, spesso oggetto di disperazione, sarà l’oggetto d’indagine di Graziano Graziani, accompagnato dal cantautore Ivan Talarico e l’attrice Gioia Salvatori. Sempre Salvatori sarà protagonista del monologo “Cuoro – Oh Amore!”: passando in rassegna se stessa e i propri rovelli interiori, indagherà i desideri, le storie d’amore e i loro inevitabili disfacimenti. Mauro Orletti con il suo speech “Onorevoli resti” indagherà il rapporto tra le diverse credenze: quelle politiche e quelle religiose.
La filosofa Ilaria Gaspari ci condurrà attraverso il pensiero critico alla scoperta della nostalgia, mentre Guido Vitiellofarà un’analisi letteraria della malinconia. Ginevra Lamberti rifletterà sul tabù che aleggia intorno al tema della morte; infine, Ivan Talarico, tra canzoni, storielle, suoni e atmosfere, renderà inutili le cose importanti.
Il Festival della Disperazione, concluderà questa edizione con lo spettacolo della compagnia Teatro Koreja, scritto da Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno – presentato in anteprima al Salone Off di Torino in occasione della Fiera internazionale del Libro -: “Alessandro, Un canto per la vita e per le opere di Alessandro Leogrande”: una dedica allo scrittore, giornalista e intellettuale per ricordarlo nella sua Puglia.
Sempre nell’ambito del Festival, il 28 luglio – alle ore 21 presso il Giardino del Mediterraneo di Andria – ci sarà la premiazione del concorso Non arriviamo a fine mese: il contest fotografico ideato dal Circolo “Thomas Sankara” Legambiente di Andria per raccogliere, attraverso la fotografia, il racconto degli sprechi che ci circondano. È possibile trovare tutte le informazioni relative al concorso su www.festivaldelladisperazione.it