di Emanuela Botti

Questa silloge racconta l’esistenza di una donna nell’arco di una giornata, dal risveglio sino alla sera, quelle piccole attività, quei pensieri e stati d’animo che si caricano di una luce nuova, la luce di una promessa:

“Ho visto l’alba illuminare il mare

promessa arancio

distesa sul velo di un rito”.

Una promessa che sa di buono, ha il profumo della fiducia, della dolce e ferma certezza nella consapevolezza del nostro sé che è lì per sostenerci, sempre.

“Voglio rimanere appesa al cielo

azzurro

indaco

di nero grigio

tenace

ogni mattina, mi guarda

lo sento quando mi dice: dai, riprova”.

Azzurro cielo che infonde serenità nell’indaco della propria spiritualità rafforzata dal nero grigio, colore deciso della determinazione e perseveranza con cui si superano i momenti bui per regalarci altre possibilità, un altro modo di guardare la propria vita:

“In pasto avevo la paura

l’ho incisa a mani sporche di nostalgia

ho mangiato anche la neve.

[…]io, nata d’inverno

un giorno d’estate

ho sposato la mia primavera”.

per poter accantonare quelle difficoltà, quegli inciampi che, a volte, rallentano il nostro cammino…

“Le spine delle rose a volte non le ricordo

ma so di averle tenute nelle mani”.

Bisogna imparare ad assaporare ogni momento, ogni attimo, il qui ed ora che ti rallegra e ti dona la vera felicità senza pre-occuparsi perché è inutile tarpare le ali al proprio semplice e genuino benessere

“Quando le nuvole vanno

e il cuore

ha lo stesso ritmo del mare

goditi i passi”.

perché non dobbiamo dimenticare che

“Esiste il miracolo

nel mio

nel tuo mare

abbiamo il respiro audace del sole”.

La Botti, attraverso i suoi versi, inneggia alla grandezza della donna, alla sua ineguagliabile forza santificata e rievocata nelle sue parole:

“Le donne solide

hanno radici nelle tormente

toccano il cielo in un sorriso

e ballano all’ombra del tempo

che torna beffardo ogni lustro”.

Rivolge uno sguardo complice, affettuoso e profondamente accorato ad ogni donna abbracciandola con i suoi creativi pensieri poetici, insegnandole ad amarsi al di sopra di ogni cosa e invitandola a non rinunciare mai alla gioia.

“Allenati alla gioia

perché l’inverno ha mani grandi

baffi di brina

e un cappotto che punge”

La gioia è l’anticamera di un qualunque sogno che accarezziamo, il cui desiderio ci tiene ancorati alla vita e ci libera di ogni fardello intimo. È calcestruzzo con cui fabbrichiamo i mattoncini della nostra esistenza, è il nostro super potere per quel sogno

“…che addomestico

con la coscienza della tempesta”.

Nella sezione ‘Apro il giornale’ la poetessa si rivolge alle sue sorelle violate, mortificate nel corpo e nell’anima, non rispettate nella loro dignità. Presta loro il suo coraggio “so reggere altro dolore…per camminarti a fianco ho fatto del cuore, il mio pugnale” e delle scarpe rosse. Il rosso che dall’essere il colore della morbosa e insana violenza ritorna alla sua primigenia associazione all’amore in tutte le sue sfaccettature. Un amore per sé che si irradia sugli altri, esempio che propaga altro amore…

P.S. il libro della poetessa Botti è dedicato alla Onlus Bossy (Bossy è una realtà femminista intersezionale che si occupa di discriminazione e disuguaglianza, si batte per i diritti LGBTQ+ e va sempre oltre gli stereotipi.)


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Mi chiamo Monica Fornelli e scrivo sin da piccolina. Sono una docente di francese appassionata di somatopsichica; lo stare bene per me è essenziale per cui da sempre scrivo per “ricrearmi” un mondo ideale in cui tuffarmi e potermi riequilibrare abbracciando me stessa e al contempo abbracciare virtualmente chi vorrà leggermi. Ho partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali tra cui “Il Papavero d’Oro“, “Levante” indetto dalla rivista Radar Sei, “On the air”, “Nino Palumbo”, ottenendo vari riconoscimenti e menzioni in giornali locali come “la Gazzetta del Mezzogiorno“ e “Meridiano Sud”. Alcune mie poesie sono presenti in antologie quali “Fiori Amori” e “Le stagioni” ed. Barbieri; “Parole senza peso” ed. Writers, “Nitriti al vento“ ed. La Conca, “Il Federiciano” ed. Aletti. Nel 2011 è uscita la mia prima raccolta dal titolo “I colori della vita” (ed. Albatros) presentata anche alla fiera del libro di Torino.