Poesia

Poesia per il Natale.

Lo Stato vuole togliere il croficisso dalle aule? Lo tolga. Chissà che le famiglie cattoliche non ritornino a metterne uno nelle loro case.

Lo Stato vuole togliere la recita di Natale e il presepe? Li tolga. Chissà che i cattolici non riscoprano il vero senso del Natale, che non è regali, stare in famiglia, cultura del presepe, etc., ma fare memoria dell’incarnazione e nascita di Dio sulla terra per visitare l’umanità, amarla e redimerla.

Lo Stato deve essere veramente laico? Allora cambi la data. Non conti più dalla data della nascita di Cristo, ma poniamo la data della presa della Bastiglia quale data d’inizio, in memoria della Rivoluzione francese, dell’Illuminismo e delle cadute delle monarchie.

Lo Stato deve essere laico? Allora cambi il giorno di festa della settimana. Fissi un altro giorno della settimana, non più la domenica, giorno della festa della resurrezione di Cristo. Chissà che i cristiani non tornino davvero ad amare questo giorno e a santificarlo.

Lo Stato deve essere laico? Allora tolga le feste di Pasqua e di Natale. Si festeggino feste di Stato. Chissà che i cristiani non recuperino il valore della resurrezione di Cristo e il significato per le loro vite.

Lo Stato deve essere laico? Lo sia. Diamo pure a Cesare ciò che è di Cesare.

Ma a Dio diamo ciò che è di Dio.

Per i cristiani, la vita e il creato, cioè ogni cosa.

Non si tratta solo di fare poesia…