Pablo Neruda ha sempre avuto una particolare propensione nel trarre ispirazione da elementi comuni della vita quotidiana: fra questi il carciofo.
È sua l’opera “Odi elementari”, una raccolta di poesie dedicate a temi diversi, fra cui appunto il carciofo. L’ode al carciofo si apre con un’analogia: il carciofo è pensato come un guerriero – a causa delle sue foglie fibrose e spinose – pronto a difendersi dai nemici animali. E tuttavia sotto la corazza nasconde la propria tenerezza.
In questa ode, il guerriero carciofo è ritratto in una cassetta, con i suoi compagni, tutti diretti al mercato. In questa situazione il protagonista sogna battaglie e vittorie. Poi ad un tratto una donna di nome Maria lo osserva contro luce e lo compra, lo mette in borsa tra i suoi oggetti, e arrivata a casa lo mette in pentola.
La sua fine non corrisponde alle sue aspettative, ma l’incontro con la donna è capace di rivelare il suo aspetto più intimo, più tenero: ha la capacità di annullare gli schemi, le difese del “guerriero”, rendendolo amabile e gustoso nei confronti di chi gli sta attorno.
Anche nel mondo gastronomico siamo sempre alla ricerca di cibi teneri e gustosi… cerchiamo allora di conoscere meglio il carciofo!
Il carciofo è un bocciolo che, se fatto crescere oltre una certa soglia, darà alla luce un bellissimo fiore azzurro. Il bocciolo è composto da foglie dette squame che proteggono il cuore, ovvero il fiore. È un frutto che contiene diverse sostanze che lo rendono prezioso: ferro,magnesio, calcio, fosforo e inulina capace di contrastare il colesterolo cattivo e favorire il senso di sazietà.
È una pianta antichissima che risale al VII secolo a.C. Era molto usato dagli Egizi. Il suo clima preferito è quello mediterraneo, non è un caso che l’Italia sia uno dei più grandi produttori al mondo di carciofi.
Esistono diverse varietà, per questo si trovano carciofi sul mercato sia in primavera che autunno.
I carciofi appena mondati si ossidano facilmente e velocemente. Ciò è indice del fatto che contengono moltissimi antiossidanti. Questo processo è quello che li fa scurire. Il rimedio? Creare una barriera tra carciofo e aria immergendolo in acqua farina e succo di limone. Per i celiaci nessun problema, si può sostituire la farina con il latte.
Ecco alcune idee per trasformare e rendere gustosi i nostri guerrieri:
- Una volta mondati e lavati in acqua farina e limone li tagliamo a fettine sottili e li condiamo con olio aglio prezzemolo, macinata di pepe e succo di limone;
- I carciofi si sposano benissimo con i crostacei. Dunque una bella lasagnetta al forno con carciofi e gamberetti in bianco con la besciamella;
- Fritti o in pastella
- Linguine con crema di carciofi e speck con un nido di stracciatella affumicata.
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