Mettiamola in filosofia se non si riesce a capire in che mondo stiamo vivendo
Non c’è da preoccuparsi, è solo un travaso di bile, uno dei tanti, dei quali, oramai, nessuno può farne a meno. È come sorbire un caffè al giorno e man mano raggiungere i dieci e più, illudendosi di non allarmare il fegato…
L’impellente bisogno di rimanere “svegli” ci ha resi più nervosi e meno concentrati sul da fare.
Il risico, oltre che il fegato, se lo sta assumendo il sistema coronario, con la pompa che protesta nel mantenere il giusto ritmo, perdendo colpi. L’affanno poi…e non si fa cenno alla propensione del dove andare… coi vuoti di memoria… ma non c’è da preoccuparsi, tanto: sono cose che “càpitano”. L’importanza è che non venga a mancare la giusta dose di adrenalina: ci renderebbe meno pimpanti degli altri…
Ma chi sono gli altri…? Sì, chi sono…? – Ma siamo noi! Forse ignari delle nostre posizioni assunte nel contesto globale… ma siamo noi!
Vivere col patema di cuore in un appartamento ben riscaldato nel rispetto tradizionale di assumere pasti all’ora stabilita e avere tutto a portata, se non di casa, ma del vicino negozio e senza problemi di spesa, non vedo cos’altro uno abbia bisogno per farselo passare.
La guerra? Visto come stanno le cose è meglio che si prenda uno strumento e ci si metta a suonare, o che ognuno s’improvvisi Caruso di turno e si metta a cantare “’O sole mio”. È la stella coerente che non ha mai smesso di “dire” sempre la stessa cosa: “luce”.
Mettiamola in filosofia se non si riesce a capire in che mondo stiamo vivendo.
Si è pensato di chiudere gli Ospedali psichiatrici, mettendo in libera uscita i degenti, dico degenti e non pazzi, non tenendo conto che il mondo tutto sembra sia abitato da alienati.
Mai come oggi uno si ritrova faccia a faccia con la Storia anzi, sembra che siamo in molti a volerla emulare, “ficcandoci” dentro in malo modo e far rivivere: Napoleone, Adolf Hitler, Benito Mussolini, Mao Zedong, Stalin, Rivera, Ceausescu… ma prima che li nomino tutti chissà quanti altri ne potremmo entrare nella lista.
Molti di questi sconsiderati sono stati immortalati con un bel busto di pietra?
Ecco ci siamo, la pietra! Essa s’è fatta “viva”. Si muove con la ritornata stessa anima: un’anima pesante come un macigno sospeso che ci sta cadendo addosso.
Che siano proprio le anime a non volerne sapere, una volta involate e a restarsene quiete, piuttosto che ritornare sulla terra a ricombinar disastri?
Trilussa, nella sua lirica “Spiritismo”, dove il “medium” richiama l’anima di uno zio deceduto, dietro richiesta di un suo nipote, la dice lunga. Lo stesso nipote poi, chiede al medio di rimandarlo di donde venuto poiché non rispondente alle sue attese…
Rudolf Stein scrive dell’anima irrazionale.
È un’anima non “senziente” e che il suo “Io” radicale, per nulla ortodosso, non ha mai preso in mano le redini dell’educazione per arricchirsi di valori.
L’uomo nasce senza volerlo: viene messo alla luce involontariamente…
Appena nato si ritrova con un “Io” indistinto e non ancora pensante. Crescendo, però, egli raggiunge uno stato pensante, allorché egli potrà raffinare le sue qualità intellettive e porle, cartesianamente, a disposizione dei propri simili: sarà, appunto questo, il suo atto altruistico esistenziale.
Le bruttezze delle guerre ci dicono quante “anime malpensanti” concorrono allo status quo.
Tanti sono i complici in combutta con “Satana”: sono quelli chi aizzano gli animi placidi a rivedere le proprie convinzioni sulla pace…
Cambierà? Siamo nelle mani di Dio, della Sua misericordia e del maturato raziocinio di chi, ancora, lo mantiene acerbo. Le ostilità in genere, sono come i “tre punti” a fin di frase: essi si usano quando non si vuol definire in modo chiaro quel che si è detto.