Un corto all’ombra di Castel del Monte

“ALFREDO” questo è il nome del nuovo cortometraggio firmato dall’attore, regista e sceneggiatore pugliese Francesco E. Delvecchio.

Un corto all’insegna del viaggio, un viaggio che implica sia un’emotività, sia un’introspezione rispetto a ciò che accade nella nostra vita.

I drammi, la velocità, la tecnologia, la famiglia ed il mancato dialogo ci portano molto spesso ad estraniaci e rispetto a ciò, troviamo, agenti esterni ed interni a prestare ausilio.

Le virtù del vivere lenti o rock si esasperano nel momento in cui c’è quella mancata serenità nelle vite di ciascuno.

Il viaggio infatti non è un caso che accada verso la “campagna” (in questo caso nel territorio andriese) vivere ad occhi aperti, ciò che pensiamo molto spesso essere un elemento di contorno ci apre verso prospettive nuove, allarga la visione d’insieme di ciò che si sta vivendo o percependo, e questo non solo accade in maniera scenografica nel suo nuovo lavoro, ma in maniera contestuale e tematica.

Dopo i successi di APNEA (Short movie) corto premiato in vari festival di caratura nazionale ed internazionale, ho pensato di voler raccontare questo nuovo prodotto audiovisivo anch’esso prodotto in maniera indipendente o per meglio dire autoprodotto…”, dice il regista.

Hanno collaborato: Francesco Tammacco, attore noto sia dal contesto teatrale che della fiction, Rosa Tarantino, attrice, Mariella Parlato attrice e doppiatrice, Nicola Calabrese attore, e il piccolo Lorenzo Di Lernia già con me nel corto APNEA.

Conclude il regista: “Un ringraziamento speciale va a Francesco Giannelli e alla sua associazione sportiva, il Cif ( centro italiano femminile ), e alle amministrazioni di Barletta e di Andria, attraverso il loro patrocinio”.


Articolo precedenteRoccaraso
Articolo successivoLungo l’Ofanto
Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here