Si terrà dal 25 al 27 ottobre, presso l’Officina San Domenico di Andria, lo “SVERGOGNAT* Queer Festival“, un evento dedicato al mondo queer, che pone l’accento su inclusione, diversità e diritti civili. A parlarcene è Sara Suriano, a nome di tutto il collettivo SVERGOGNAT*, collettivo informale nato in seno a Capitalsud (Associazione che gestisce Officina San Domenico).

Ciao, Sara. Cosa si intende, esattamente, con il termine “queer”?

La parola “queer” aveva originariamente un significato negativo, significava “strano”, “insolito”. E’ stata usata in modo dispregiativo per riferirsi a persone omosessuali o comunque non conformi alle norme di genere. A partire dagli anni ’80 e ’90 la comunità LGBTQIA+ ha rivendicato il termine, risemantizzadolo. Il termine “queer” ha assunto un nuovo significato che sfida le definizioni rigide di identità sessuale e di genere, a favore di pensiero inclusivo e plurale.

A chi si rivolge e per chi è pensato lo “SVERGOGNAT* Queer Festival“?

Un anno fa nella città di Andria avveniva un femminicidio e nel tempo sono stati numerosi gli atti di violenza a danno di persone omosessuali o marginalizzate. La cronaca cittadina, solo negli ultimi giorni, ci restituisce notizie di violenza tra partner e tra tifosi sportivi. I dati nazionali vanno nella stessa direzione. “SVERGOGNAT* Queer Festival vuole affrontare problematiche del qui e ora, che ci riguardano da vicino, e si rivolge a tutta la cittadinanza, senza distinzioni d’età, perché non è mai troppo presto o troppo tardi per essere più inclusivi. Infatti, oltre ad una ricca programmazione per adulti, anche un workshop per bambine e bambini: con Massimiliano di Lauro, illustratore, designer e scrittore, inviteremo i più piccoli a comprendere gli stereotipi di genere, cercando di esplorare cosa sia “da maschi” o “da femmine”, dopo una discussione, realizzeremo sagome di supereroi che rappresentino la loro idea di forza e coraggio.

Perché, a tuo parere, è così difficile contrastare la violenza di genere e l’omofobia, e in che modo possiamo favorire l’inclusione, la diversità e i diritti civili?

La violenza nasce spesso dalla paura. Quello che non conosciamo ci fa paura. Che sia il luogo da cui si proviene, che sia un modo di essere, tutto quello che è “altro” da noi ci spaventa perché non sempre abbiamo gli strumenti per “decodificare” e comprendere questa alterità. Crediamo che non possa esserci cambiamento senza conoscenza e per questo uno dei temi che affronteremo durante il festival festival è la didattica: è possibile una didattica che educhi alla complessità, una didattica queer? Con Gianfranco Visitilli, docente e scrittore e Eleonora Marocchini, psicolinguista immagineremo una scuola che accolga tutte le complessità del nostro essere: identità, affettività e neurodiversità. Con Giosuè Prezioso, direttore Università Unicollege e Sergio Racanati, artista, performer e poeta faremo un viaggio tra educazione, lavoro, razzismo e disabilità, per immaginare “storiə dell’artə” che siano molteplici e plurali. Con il workshop di Valeria Blandizzi, psicologa e sessuologa, esploreremo le dinamiche di potere, per riconoscerle e capire il confine tra consenso e rifiuto. Rifletteremo sulle difficoltà nel gestire il rifiuto e sulle nostre modalità di esercitare potere.

Quali sono gli appuntamenti del Festival e come parteciparvi?

Tutti gli appuntamenti si terranno dal venerdì 25 ottobre a domenica 27 ottobre, in Officina San Domenico. Le attività saranno tantissime, tra talk, workshop, performance, proiezioni, spettacoli e musica, grazie a ospiti come Chiara Tagliaferri, Giancarlo Visitilli, Eleonora Marocchini e tanti altri. Ci saranno attività gratuite con accesso libero, attività gratuite con prenotazione e attività con biglietti a prezzi popolari (biglietto singolo accesso, biglietto giornaliero e biglietto tre giornate).

Il programma completo:

VENERDÌ 25 OTTOBRE

Ore 17 – Educazione del gay adolescente

Performance teatrale di Riccardo Cannone, attore e Andrea Di Eva, musicista

Ore 19 – Da dove arriva la nostra protesta + proiezione corto “Mariuccia”

Talk con Sergio Racanati, artista, performer e poeta

Ore 21 – Proiezione “Orlando, my Political Biography” di Paul B. Preciado

Durata 98’. Visione consigliata +13

Ore 23 – Fiesta Queer

Dj set con Playgirls from Caracas

SABATO 26 OTTOBRE

Dalle 10 alle 12.30 – Giochi di potere: il consenso

A cura di: Valeria Blandizzi, psicologa e sessuologa

Altre attività tra cui yoga, ceramica, cucina, cinema, fotografia, speed friending…

Ore 17 – Come si impara la complessità?

Talk con Gianfranco Visitilli, docente e scrittore e Eleonora Marocchini, psicolinguista

Ore 19 – Libertà e liberazione in Palestina

Talk con Madonnafreeeda, attivista e autrice dell’omonima pagina satirica

Ore 21 – Morgana. Il corpo della madre

Presentazione del libro con Chiara Tagliaferri, autrice

Ore 23 – Fiesta queer

Dj set con Sexy Pummarola

DOMENICA 27 OTTOBRE

Dalle 10 alle 13

– Com’è il corpo maschile perfetto?

Workshop cura di Mica Macho, collettivo che si occupa di autocoscienza maschile e formazione nelle scuole

– Oltre gli stereotipi, disegniamo i nostri supereroi

Workshop per bambin* a cura di Massimiliano di Lauro, illustratore e scrittore

– Altre attività tra cui yoga, ceramica, cucina, cinema, fotografia, speed friending…

Ore 17 – Come re-immaginare lə storiə dell’artə?

Talk con Giosuè Prezioso, direttore Università Unicollege, e Sergio Racanati, artista, performer e poeta

Restituzione di Mica Macho

Ore 19 – Raccontare spazi di resistenza

Talk con Valentina Amenta, ricercatrice e Ilaria Crippi, attivista e progettista sociale

Segue alle ore 20 – BIG X: 10 anni di attivismo transfemminista

con Tita Tummillo e Miki Gorizia, direttrici artistiche del festival

Ore 21 – Carnet erotico – Pagina 2024

Performance di e con Francesca Zaccaria, performer

Ore 23 – Fiesta queer

Dj set con AMINA


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.

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