
Quali opzioni sono disponibili sul mercato?
Il “Rapporto sul Credito” di dicembre 2024, elaborato da Experian, e pubblicato nella seconda metà del mese di gennaio 2025, mostra dati piuttosto interessanti per quanto riguarda i mutui destinati alla ristrutturazione o all’acquisto di una casa. Lo studio evidenzia infatti un incremento del 54% delle richieste di mutui a dicembre 2024 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Si tratta di una conferma della tendenza positiva che si è osservata nel corso di tutto il 2024, che registra un +15% di richieste rispetto all’anno 2023.
La crescita è stata favorita dalla riduzione dei tassi d’interesse che ha stimolato in modo rilevante la domanda in ambito immobiliare. Le attuali previsioni sui tassi di interesse fanno pensare che anche nel 2025 si registrerà un trend positivo.
Le varie tipologie di mutuo
Il mercato dei mutui è una realtà molto dinamica con proposte di diverso tipo; l’obiettivo è quello di venire incontro alle esigenze più disparate. Per esempio, il mutuo Crédit Agricole è disponibile in varie opzioni le cui differenze sono per lo più legate al tipo di tasso.
In linea di massima, gli istituti bancari suddividono i mutui in due macrocategorie: mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile; relativamente a questi ultimi si possono fare ulteriori distinzioni che analizzeremo più avanti. Per operare una scelta consapevole e mirata, è opportuno conoscere le differenze tra una tipologia e l’altra.
Il mutuo a tasso fisso
Se si opta per un mutuo a tasso fisso, si ha la certezza che il tasso d’interesse specificato sul contratto non subirà mai variazioni, a prescindere dalle oscillazioni sul mercato. Il tasso fisso protegge da eventuali rialzi, ma non consente di beneficiare di eventuali ribassi.
È importante sottolineare che la rata mensile sarà sempre del medesimo importo, che il mutuo duri 5 o 30 anni, e l’importo totale degli interessi da rimborsare è noto fin dal primo momento.
Il mutuo a tasso fisso offre quindi una garanzia di prevedibilità.
I mutui a tasso variabile
Nell’ambito dei mutui a tasso variabile, così denominati perché il tasso varia in base all’andamento del mercato dei tassi, si hanno tre opzioni principali: variabile standard, con rata costante e con soglia massima.
Per quanto riguarda il mutuo a tasso variabile standard, il tasso varia a seconda delle tendenze del mercato; nel caso di rialzi, la rata sarà più onerosa, mentre nel caso di ribassi, diminuirà. In periodi di notevoli fluttuazioni, possono esserci rilevanti differenze tra una rata e l’altra.
Nel mutuo a tasso variabile con rata costante, non si avranno variazioni dell’importo delle rate, ma a seconda dell’andamento dei mercati sarà la durata del mutuo a variare.
Il mutuo a tasso variabile con soglia massima, invece, è simile a quello standard, con la differenza che nel secondo, arrivati alla soglia massima indicata sul contratto, il tasso non potrà salire ulteriormente.
Quale mutuo scegliere?
Il poter scegliere tra più opzioni è sicuramente una cosa positiva, ma la scelta può non essere semplice. Meglio un tasso fisso o un tasso variabile? E se si opta per quest’ultimo, qual è la soluzione più indicata?
Si deve fin da subito precisare che non esiste una risposta giusta in assoluto. Di norma è l’andamento dei mercati che rende una certa opzione migliore di un’altra. Oggi potrebbe essere più conveniente un mutuo a tasso fisso, ma in seguito la scelta più adatta potrebbe essere un tasso variabile.
Se non si hanno le idee chiare in proposito, è consigliabile usufruire del servizio di consulenza sui mutui che molte banche mettono gratuitamente a disposizione dei loro clienti, tenendo anche conto del fatto che nel caso di notevoli variazioni sul mercato esistono anche opzioni come la surroga o la rinegoziazione, grazie alle quali si possono ottenere condizioni più favorevoli.