
Quali tipologie esistono
L’oro è considerato un bene rifugio, scelto da alcuni per diversificare il portafoglio e contrastare gli effetti dell’inflazione. Chi decide di investire in questo metallo prezioso può scegliere tra varie alternative. Oltre all’acquisto diretto di lingotti o monete come le sterline in oro, il marengo o l’American Eagle, è possibile puntare su prodotti finanziari ad esso correlati, come gli ETF, i contratti futures e le azioni emesse da aziende minerarie.
Ogni bene fisico e strumento finanziario presenta caratteristiche specifiche ed è soggetto ad altrettanto specifici rischi. Ad esempio, mentre monete e lingotti possono essere soggetti a rischi quali il furto o la contraffazione, le azioni presentano maggiori rischi di volatilità, di fallimento dell’ente che le emette e via dicendo. Per individuare il prodotto più adatto al proprio portafoglio di investimento è molto importante, soprattutto se non si possiede una buona cultura finanziaria, chiedere consiglio a un consulente finanziario.
Di seguito andremo a scoprire quali sono le diverse tipologie di investimento alle quali può ricorrere chi sceglie di investire in oro.
Oro fisico: lingotti e monete
Partiamo dalla forma più nota e comune di investimento in oro: l’acquisto di lingotti o di monete.
Chi sceglie questa tipologia di investimento, deve, in primo luogo, prestare attenzione alla qualità dei beni acquisiti. Per andare sul sicuro, è sempre preferibile rivolgersi a operatori professionali iscritti all’apposito albo della Banca d’Italia o a una banca che offra questo tipo di servizio.
Oltre a questo, è molto importante verificare la purezza e l’autenticità dei prodotti acquistati. Questo, nel caso dei lingotti, può essere fatto controllando il certificato di autenticità e la presenza delle punzonature obbligatorie, tra le quali rientrano il marchio del produttore e quello dell’ente certificante, il numero di serie e il peso. Quelli più piccoli dovrebbero inoltre essere sigillati all’interno di blister.
Investimenti finanziari in oro
Un’alternativa all’acquisto diretto di oro è data dai classici prodotti finanziari. A seconda del livello di rischio che può affrontare, delle esigenze di diversificazione del portafoglio e di altri fattori da valutare attentamente con l’aiuto del proprio consulente finanziario. L’investitore può scegliere tra:
- ETF: si tratta di fondi a gestione passiva e quotati in borsa che replicano il benchmark di riferimento. In genere, quelli relativi all’oro si basano sull’andamento del prezzo dell’oro o su altri indici ad esso correlati;
- azioni di società minerarie: questi titoli vengono emessi direttamente dalle società e l’investitore che li acquista diventa a tutti gli effetti socio delle stesse, acquisendo diritti patrimoniali e, a seconda della tipologia di azione, amministrativi. Questi asset possono essere più volatili e si basano, anziché sul valore dell’oro, sull’andamento della società emittente;
- contratti future: si tratta di contratti che stabiliscono anticipatamente il prezzo di uno scambio futuro di beni. Permettono di investire sul bene fisico;
- fondi comuni di investimento: se si desidera investire in oro scegliendo questo strumento finanziario, è necessario individuare fondi che includano nel loro paniere titoli legati a questo metallo prezioso. L’investitore può contare, in questo caso, su un portafoglio diversificato.
I possibili prodotti finanziari legati all’oro sono quindi diversi e ognuno comporta rischi differenti, più o meno gestibili a seconda del tipo di investitore. Data la vasta quantità di fattori che possono influenzare questi strumenti, è bene sempre informarsi in modo dettagliato e chiedere consiglio a un esperto in materia.