
Giuro, solo tre!
Il mio primo proposito per il nuovo anno è ricordarmi di santificare i cambiamenti. Abbracciare l’inevitabile è l’unico modo per aprirsi alle piacevoli novità che ci riserva il futuro!
Il mio secondo proposito per il nuovo anno è godere, sempre di più, delle imperfezioni, le mie e quelle degli altri. Cercherò di sporcarmi le mani, mostrare a tutti i miei più fastidiosi difetti, farmi trascinare da sentimenti negativi e positivi, per essere maggiormente me stesso. Perché solo quando ci si abitua alle proprie debolezze si è pronti a superarle con veemente forza. Solo quando raccontiamo a chi ci è accanto la nostra fragilità possiamo toccare la coscienza dell’altro e dirci, profondamente e sinceramente, amati.
Il mio terzo e (giuro) ultimo proposito per il nuovo anno è capire se terminerà prima il centro migranti in Albania o il discorso di Mattarella.