Recensione a cura di Marzia Carocci

La poesia è in grado di aprire varchi profondi, l’incanto della parola, la musicalità, la ricercatezza del verbo portano a vivere l’emozione in profondità. Non è semplice scrivere poesie, non lo è mai, poiché riuscire a esternare ci fa sentire fragili e in qualche modo sottoposti a giudizi; la poesia è verità, è parola alata, l’introspezione divenuta materia.

Tina Ferreri Tiberio, ci offre una poesia di donna che esplora, una donna che si nutre di nostalgia e di rimembranza, ci conduce con eleganza elegiaca nei suoi giorni di ieri e di oggi dove sempre è presente l’amore, l’amore dei giorni andati, l’amore da rievocare, e quei sogni, che portano a rinverdire gli istanti perduti e mai dimenticati. L’amore/giovinezza, assorbito nei ricordi indelebili e ancorati nelle fibre eterne della mente che si fanno largo nelle speranze concluse, nei sogni spezzati fra vivide immagini di frammenti e di spazi introspettivi da riassaporare.

Il tempo, come elemento naturale, vive e persiste in ogni suo verso; ne percepiamo il passaggio, lo viviamo attraverso le stagioni e i colori, ne sentiamo quasi il palpito come ritmo di un cuore che pulsa.

Il tempo fugace, il tempo bugiardo come la stessa autrice menziona in una sua lirica, il tempo che tutto sembra dare ma che in realtà porta via con sé parte di noi e delle nostre aspettative.

Se andiamo a sondare attentamente fra i versi della nostra poetessa, noteremo più volte gli elementi naturali che abbracciano costantemente i suoi nostalgici ricordi; vi sarà sempre un cielo da descrivere, un vento da ascoltare, una stella da osservare. Vi sarà l’odore acro del mare, dei larici, dei pioppi e dei pini, il volo degli uccelli, la luna, la nebbia e un fiume che scorre e la sabbia che scotta.

 L’intersezione fra la vita vissuta e l’accostamento della natura, delinea la grande attenzione posta dalla poetessa verso il mondo circostante dov’ ella stessa ne è parte vibrante, una donna che respira la vita attraverso l’aria, l’acqua, la luce e un cielo infinito che osserva ogni suo riflesso di gioia, dolore e consapevolezza di un vivere non sempre felice.

La forma poetica è ricca di bellissime figure retoriche, ogni chiusa riesce a convalidare l’intera lirica favorendo con incanto l’emozione necessaria a questo tipo di letteratura.

Un girotondo di parole che diventano musica, emozione e grande trasporto emotivo; l’anima di una donna che esce dal petto in quella verità e quell’essenza che rende umani, leali e “frammenti” di vita da condividere con chi ne coglierà la forza.

Tina Ferreri Tiberio un’autrice che della sua vita ne fa canto emotivo dove l’anima è la sua musica migliore.

Marzia Carocci