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Uomini e donne di cura ogni giorno: lo dice anche la Costituzione
L’infanzia e l’adolescenza aprono il ventaglio psicologico della vita dell’adulto che sarà. Le emozioni, le esperienze sociali, le contestazioni, le dialettiche, i dissidi interiori somatizzati e socializzati durante le tenere età della vita restano nell’intimo di ognuno, ed anzi talvolta pure sulla pelle, visibili a tutti come una bandiera d’orgoglio di quello che si è “diventati da grandi” in ragione di ciò che si è sperimentato nei percorsi precedenti.
Proteggere il cittadino sin dalla sua tenera età e nella sua fase adolescenziale è molto importante. Intorno a queste tematiche, spesso, si ricuciono le diaspore e le passerelle centrifughe dei politicanti, e giustamente.
Il 7 febbraio è stata la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Bullismi vecchi all’uscita dalle scuole o per le strade, e bullismi nuovi, perpetrati nonché perpetuati nella vita cibernetica dei ragazzi all’epoca dei social networks, rappresentano dei fenomeni da studiare, per contrastarli adeguatamente. La stella polare è il miglior interesse per la crescita dei minori, in una dimensione sociale dove la libertà prende forma attraverso un progressivo processo di responsabilizzazione del giovane io, con se stesso e in mezzo agli altri.
La presidente dell’UNICEF Italia, Carmela Pace, ha rilasciato una sua dichiarazione a proposito della Giornata del 7 febbraio, dopo un anno in cui per via dell’epidemia in corso i bambini e gli adolescenti sono rimasti molto di più davanti agli smartphones, ai tablets, ai computers, in un mondo di socialità che per continuare a girare sembrava dover passare dal filtro del cibernetico.
La presidente Pace ha infatti sottolineato l’importanza di questo 7 febbraio 2021, che ormai ricorre a seguito di quasi un anno in cui “i bambini e i giovani a causa della pandemia da Covid-19 hanno trascorso on-line un numero elevato di ore per continuare a studiare e socializzare”. La presidente ha poi aggiunto che UNICEF Italia ha realizzato la guida denominata “Genitori e il Fattore Protettivo – prevenire il cyberbullismo”, con il fine di parlare di questo fenomeno in famiglia, giacché si ritiene importante che i genitori imparino a riconoscere i segnali di pericolo. I genitori sono quindi chiamati a prestare attenzione ad eventuali cambiamenti di umore o del comportamento dei propri figli.
Pace ha specificato che attraverso la guida proposta l’UNICEF Italia ha voluto raccomandare ai genitori un atteggiamento di non demonizzazione dei nuovi media, rassicurando tutti sul fatto che il dialogo tra i minori e le persone di loro fiducia rappresenta lo strumento idoneo a tutelare i minori stessi. Il dialogo dà la possibilità agli adulti di intervenire tempestivamente a difesa del rispetto del bambino e dell’adolescente, e quindi della salute fisica e mentale di questi.
Si ricordi, più in generale ma altrettanto indicativamente, che la Costituzione italiana all’art. 31 assegna alla Repubblica – costituita ai sensi dell’art. 114 della medesima carta costituzionale dallo Stato, dalle Regioni, dalle Città metropolitane, dalle Province e dai Comuni – il compito di proteggere l’infanzia e la gioventù, “favorendo gli istituti necessari a tale scopo”.
La Costituzione c’è, esiste un Parlamento che può approvare leggi idonee a realizzare le missioni sancite dai padri costituenti, esistono i giudici che possono farle rispettare garantendo i diritti. Il lavoro prezioso di effettivizzazione e concretizzazione però spetta anzitutto alle famiglie, alle scuole, ai singoli. All’attivismo individuale ed associato, in una meta-cittadinanza cosciente di promozione e non di mera fruizione dei diritti, spetta dare corpo e animo ai tanti bei princìpi consacrati dalle Carte istituzionali.
Dopo la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo resta la quotidianità, con le sue sfide all’insegna di un dinamismo evolutivo che sappia affrontare i disagi per vincerli, che sappia accettare le realtà senza arrendevoli passività. L’intento è quello di rendere liberi ed accessibili gli strumenti culturali che permettono a ciascuno di fare un percorso autodeterminativo di liberazione e autenticazione morale, senza moralismi.
[…] Dopo la Giornata contro il bullismo: la quotidianità attiva […]