Bonificare le periferie coinvolgendo i cittadini andriesi nel processo culturale di una comunità che si senta più attiva e partecipe. È questo il fine nobile di Antoine, Clement e Alessia Germoglio che con “La Fabbrica” intendono perseguire nuovi sogni che ammicchino a vecchie tradizioni locali. Apolide e fruitrice del Mondo, Alessia ha risposto a classiche domande giornalistiche con un entusiasmo del tutto originale

Who?

La Fabbrica è la storia di un incontro. L’incontro tra Alessia, Antoine e Clement che ha avuto inizio a Parigi e continua la sua strada nel sud Italia, in Puglia. L’unione di tre universi in simbiosi: un costruttore, un programmatore artistico ed una sociologa, che hanno passato diversi anni a lavorare insieme nell’organizzazione di eventi in Francia tra scenografia, costruzioni e installazioni di ogni genere.

What?

L’idea è di creare uno spazio per tutti, fatto da tutti, con le condizioni più favorevoli alla fioritura di idee ed alla cooperazione sociale attraverso residenze artistiche, spettacoli, concerti, laboratori, esposizioni, workshop, markets e collaborazioni. Partecipare alla dinamizzazione della regione, integrando la comunità locale nel processo di programmazione, quindi valorizzando il territorio e la sua periferia a livello artistico, artigianale, sociale e culturale.

Where?

Situata nella periferia di Andria, il progetto della Fabbrica ha l’obiettivo di reinventare una vecchia fabbrica di chiodi di 1300 metri quadri, trasformandola in un “terzo luogo” culturale e associativo.

When?

I lavori di ristrutturazione e di rinnovazione sono in parte autofinanziati (70%) ed autogestiti, cercando di seguire i principi della bioedilizia e del riciclo attraverso l’uso di legno e altri materiali a basso impatto ambientale. La Fabbrica spera aprire le sue porte quest’estate.

Why?

Ogni cosa nasce da una necessità. La voglia di apportare qualcosa di nuovo nella città ma soprattutto che avesse un senso: creare incontri e interazioni fra attori culturali e persone di tutte le generazioni; valorizzare la rete associativa, artistica e artigianale locale offrendo un ampio spazio di espressione nell’intento di far cooperare tutte le forme d’arte e di rendere il pubblico spett-attore, o ancora promuovere l’ecologia e lo sviluppo durevole. Come? Collaborando ed integrando le realtà locali per una programmazione dai mille colori.

A cosa servirà il crowdfunding che presto proporrete? 

Muniti di pazienza, delle nostre braccia e del nostro porcellino-salvadanaio rosa, abbiamo già finanziato il 70% dei lavori:

* la ristrutturazione dell’immobile: rinforzo delle fondazioni, riparazione del tetto e dei solai, miglioramento e consolidamento dell’intera struttura

* il risanamento dei muri: un bello strato di intonaco sui muri interni ed esterni de La Fabbrica

* la creazione di aperture nei muri: due sul fondo della struttura e una sul lato per una Fabbrica più fluida e un accesso diretto al giardino. E chi dice aperture dice anche chiusure, quindi l’acquisto di tre cancelli metallici fatti su misura.

* l’acquisto di materiale per costruire tutte le installazioni interne ed esterne: il nostro laboratorio di costruzione, i bagni, il bar, i palchi, la regia, un vero faro bretone e tante sedute.

Perciò, abbiamo bisogno di voi per il restante 30%!

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