A sette ore dall’incanto

m’afferrai distratto

ad un tratto di cielo

e piansi la gioia

di rivedere un manto

voltandomi a lato

dell’emozione più forte

sapendo di poter contare ancora

l’ora di un ciclo strano,

senz’altra rincorsa

a sudar di piano

un nuovo ristoro

nella radura nascosta dei sogni,

febbricitando ricordi

sull’altopiano delle idee

credendo sempre

che un vento strano

comunque

ci guiderà al ritorno

d’un lungo andare

per sezionare il giardino del sole;

come un mantra di cura

dentro la pelle,

nelle cellule dei cuori,

tempestivamente

tra le spine e i fiori.


FontePhotocredits: vista di Matera, di Roberto Strafella
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Sono nato nel 1975 e scrivo poesie da quando avevo 16 anni. Perito agrario, ho studiato alla Facoltà di Lettere di Bari. Studio ancora percussioni e batteria. Scrivo anche canzoni e ho collaborato con la pianista Francesca Musti e Riccardo Lorusso per il cd "Riflessi". Esploratore, appassionato della natura, della musica, della letteratura e tanta poesia, ho all'attivo numerose pubblicazioni e decine di partecipazioni a concorsi poetici con relativi riconoscimenti e premi di vario genere.

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