
Nel modo atteso e più raccapricciante
Si chiude il libro aperto della sfida
Tra l’ideale contro il dittatore
In una Russia senza più pudore.
Diventa vile il volgo a pie’ legato
In una landa sotto “mente insana”
Invasa da mostruosa sua mania
Da credersi suprema al proprio “Io”
E detta gli stermini a piacimento
Con la destrezza di affamata belva
Un despota che sazia i suoi capricci
Cullando scempi come fosse eterno.
Chi gli si para avanti con coraggio
Svanisce in nulla, come neve a giugno.
 
			 
		