A quando un D.A.SPO. per tutti quelli che non sono allineati e coperti?

Concluso il Festival di Sanremo, restano le polemiche. Geolier accolto sul palco ma poi fischiato, come se si potesse accettare un pezzo interamente in napoletano, purché non lo si faccia vincere.

Un’integrazione a metà, insomma, salvare le apparenze per non classificare morti di serie A e morti di serie B, per essere liberi di invitare il commovente Allevi e poi scrivere un comunicato pro Israele, liberi di togliere la libertà di pensiero a Ghali, liberi di accettare il compromesso a qualsiasi costo, anche dimenticando genocidio e sofferenza, la damnatio memoriae palestinese, una cancel culture che omaggia per poi distruggere, che ama per poi odiare, che canta per poi piangere…


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Iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Puglia, ho iniziato a raccontare avventure che abbattono le barriere della disabilità, muri che ci allontanano gli uni dagli altri, impedendoci di migrare verso un sogno profumato di accoglienza e umanità. Da Occidente ad Oriente, da Orban a Trump, prosa e poesia si uniscono in un messaggio di pace e, soprattutto, d'amore, quello che mi lega ai miei "25 lettori", alla mia famiglia, alla voglia di sentirmi libero pensatore in un mondo che non abbiamo scelto ma che tutti abbiamo il dovere di migliorare.