
Zelensky e i Palestinesi
Zelensky è stato aggredito, non c’è dubbio. Ma un vero leader sa quando cercare soluzioni per limitare il sacrificio del proprio popolo. L’ha fatto la Francia nella Prima Guerra Mondiale e la Germania nella Seconda. Deporre le armi non significa arrendersi ma evitare spargimenti di sangue. Altrimenti da invaso rischi di diventare, per forza di cose, invasato.
Lo sanno bene i Palestinesi, da sempre succubi di ingiustizie, eppure silenti nella loro dignità e nel loro orgoglio, “fiere vittime” di un genocidio che non hanno scelto, un destino che li ha trasformati in guerrieri a casa propria, protagonisti involontari di un conflitto quasi secolare e infinitamente vergognoso, un conflitto al quale sarebbero disposti a cedere, oggi stesso, per una soluzione a due Stati.