
Da Napoli a Livorno, da Marsiglia a Barcellona, da Tunisi a Palermo
Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, sosteneva Shakespeare, e, probabilmente, è stato davvero un sogno a darmi sostanza, un mare di emozioni attraversato da una nave da crociera, venti persone, la mia famiglia, che si concede una meritata, quanto attesa, vacanza, una coppia di amici, Emanuella e Giacomo, che della mia famiglia fanno ormai parte, mettendo la ciliegina sulla torta ad un viaggio difficile da dimenticare.
Il Mediterraneo era diventato il mare nostrum, navigavamo da Napoli a Livorno, da Marsiglia a Barcellona, da Tunisi a Palermo, lontano da tutti ma vicinissimi a noi, senza connessione esterna, ma tutti interconnessi intimamente, abbandonandoci all’infinità di onde e alla profondità di una missione da portare a termine, un progetto iniziato un anno fa e conclusosi lo scorso 6 settembre, proprio nella data che, due anni fa, diede vita alla mia Grande Avventura, il mio viaggio fra cuore e mente, ora, era lì, In viaggio con Manu, con occhi della scoperta totalmente nuovi, due libri da sistemare, bonariamente e furtivamente, in una libreria catalana, due libri da rileggere e donare a Ciro Pinto, capitano della Seaside, eroe contro i pirati dell’oceano.
La sacralità del legame, la santità della nostra unione, come una Sagrada Familia qualsiasi, o come quella meraviglia che Gaudì ha donato all’umanità per dimostrarci l’esistenza di Dio, una forza superiore celata dietro le luci di mosaici e rosoni, spiritualmente catartici. Le corse sugli autobus scoperti, i tour con l’orologio a portata di mano. Dovevamo tornare a bordo, non potevamo perderci la nostra casa salpare mentre un tramonto artistico faceva capolino dall’orizzonte.
Le coccole di Dedy a cena facevano da contorno a racconti della giornata, alle spericolate peripezie verso le quali Giacomo, da grande complice, mi spingeva, una ciambella per lanciarsi lungo le oscurità di uno scivolo coperto, un’imbracatura da indossare per una zip line che non ci faceva stare tranquilli, la mia passione per la fotografia, mentre Manu, Maria e le altre si mettevano in posa correndo contro il tempo del conto alla rovescia del cellulare fra le mie mani, gli ascensori presi per il ponte sbagliato, le scommesse vinte al casinò, i musical a teatro, la discoteca a cielo aperto, la scala Swarovski, il corridoio alla Shining.
Venezia Nuova e la Fortezza Nuova di Livorno, la pioggia di Marsiglia, la sangria di Barcellona, le rovine romane di Cartagine a Tunisi, Sidi Bou Said, la statua di Santa Rosalia a Palermo, destinazioni diverse ma accomunate dal desiderio di andare, di visitare, di realizzare quanto il Mondo debba offrirci, un ventaglio di colori sublimati dal bianco di un party a tema.
Manu e Giacomo, i miei due angeli custodi che mi hanno fatto sentire finalmente vivo; Mamma e Papà, senza i quali non sarei vivo; i miei fratelli, preoccupati ma felici per le mie traversie; la mia famiglia, sempre più…Sagrada. Grazie a tutti.
Adesso, però, la mia escursione è finita, da buon navigatore della conoscenza devo tornare a bordo di Odysseo, non c’è più tempo da perdere.
ORARIO!




























