Talia espone, farsico, il copione
Badando che il messaggio porti umori
A quegli astanti attenti sugli spalti
Che, avran vissuto certo ‘na commedia…

Ché tale si rispecchia ogni vissuto
Nell’agitato mare dei ricordi
Toccando lievi corde del passato
Che fanno rimembrare gl’accaduti…

Non serve poi celarsi dietro un dito
Nemmen coprirsi il viso con la mano
La maschera di cera, se si scioglie,

Ti scopre, intero, un mondo di pazzie.
Ma riportando il fatto sulla scena,
S’assiste al “Pezzo”, ché ne val la pena!

Margherita di Savoia 31/10/25


FonteEdoardo Ridolfi, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

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