Ciurma di dispersi per la via
Con passo lento e privo d’ogni dove…
Cammina lentamente, alienata
E indossa il vestito della noia.

C’è chi sorride privo d’umore
E chi cammina con faccia ilare
È un giorno che non sembra festa
Però ci sono luci e processioni.

Le attese non includono occasione
Che s’inserisca qualche solitario
In tra la folta ciurma, alla deriva.

Si sente qualche scoppio di petardo
È fine della festa?
Oppure qualche guaio in vista?

Rimane da pensare, vagamente,
A qualchedun che voglia divertirsi
In un contesto, lasso di fragranze,
Dove la folla, vestendo indifferenza,
Si trastulla, parlando ai manichini,
“Distanti”, nelle vetrine illuminate.

Margherita di Savoia 20/10/25


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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

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