multicultural friends in blue jeans sitting on chairs isolated on white

Più non mi cala d’ascoltar stonate
E rimaner l’allocco, sordo e cieco
Rimasto indifferente nella notte,
Con una preda pronta a farsi vanto.

Mantengo l’amicizia e non mi fondo
Nell’accorciar distanze definite
Lo fa la luna con il sole acceso
Nel rispettarsi e mantener confini.

Gl’opposti restan tali e ben distanti:
Ognuno con il proprio baricentro.
Nel creder l’amicizia sia possesso

Oppur che la fusione di due idee
Ne faccia complemento di ragione:
Si mette pur l’intesa in discussione.

Margherita di Savoia 22/10/25


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Salvatore Memeo è nato a San Ferdinando di Puglia nel 1938. Si è diplomato in ragioneria, ma non ha mai praticato la professione. Ha scritto articoli di attualità su diversi giornali, sia in Italia che in Germania. Come poeta ha scritto e pubblicato tre libri con Levante Editori: La Bolgia, Il vento e la spiga, L’epilogo. A due mani, con un sacerdote di Bisceglie, don Francesco Dell’Orco, ha scritto due volumi: 366 Giorni con il Venerabile don Pasquale Uva (ed. Rotas) e Per conoscere Gesù e crescere nel discepolato (ed. La Nuova Mezzina). Su questi due ultimi libri ha curato solo la parte della poesia. Come scrittore ha pronto per la stampa diversi scritti tra i quali, due libri di novelle: Con gli occhi del senno e Non sperando il meglio… È stato Chef e Ristoratore in diversi Stati europei. Attualmente è in pensione e vive a San Ferdinando di Puglia.

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