Andria, Festival Castel dei Mondi – Prima nazionale

Una prima nazionale

Nel suggestivo spazio del Centro di Aggregazione Fornaci, intitolato a don Pino Puglisi, Cecilia Zingaro ha portato in scena La ragazza al buio, un monologo intenso e struggente che ha lasciato il pubblico profondamente commosso, culminando in una lunga standing ovation.

Scritto da Maria Teresa Berardelli e prodotto da Teatroermitage, lo spettacolo ha debuttato in prima nazionale il 7 settembre 2025, nell’ambito della XXIX edizione del Festival Castel dei Mondi. È stato replicato anche il 9 settembre, confermando il forte impatto emotivo della performance.

Il cuore del racconto

La protagonista è una giovane donna che attraversa il dolore di una vita segnata da un male invisibile, forse reale, forse immaginato, ma comunque sufficiente a renderla incompresa e a condurla in una clinica psichiatrica.

Il racconto si snoda tra ricordi d’infanzia, sogni infranti e una relazione amorosa che si rivela devastante: l’uomo che ama la seduce, le chiede di abortire, l’abbandona, ritorna, e infine la lascia per sempre.

Il risultato è un vuoto incolmabile, il rimpianto di una bambina mai nata che torna a trovarla nei sogni. È il dramma di un aborto subito da una donna lasciata sola nella sua solitudine: sedotta e abbandonata proprio mentre, per non perdere il suo uomo, si lascia costringere a rinunciare alla sua maternità.

Un pathos che travolge

Cecilia Zingaro, con professionalità assoluta e un’interpretazione che strizza l’anima, riesce a trasmettere un pathos travolgente, dando voce a un dolore incompreso, a una solitudine che diventa universale.

Le sue lacrime, che sgorgano vere e a fiotti sul palco, sembrano raccogliere le lacrime di tutte le donne, di tutte le madri interrotte, rendendo la sua interpretazione ancora più autentica e toccante.

E il pubblico ha sentito e patito, reagendo con emozione palpabile, in silenzio assoluto durante la performance e con lucciconi agli occhi al termine dello spettacolo, con un applauso che sembrava non voler avere mai termine.

La dedica finale

Toccante la dedica finale dell’attrice:

“A tutte le persone che attraversano il dolore, ma si svegliano ogni mattina decise a donare luce”.

La ragazza al buio: uno spettacolo che non si dimentica, che lascia il segno e che merita di essere visto, ascoltato, vissuto.

E patito.


FontePhoto credits: Paolo Farina
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La mia fortuna? Il dono di tanto amore che, senza meriti, ricevo e, in minima parte, provo a restituire. Conscio del limite, certo della mia ignoranza, non sono mai in pace. Vivo tormentato da desideri, sempre e comunque: di imparare, di vedere, di sentire; di viaggiare, di leggere, di esperire. Di gustare. Di stringere. Di abbracciare. Un po’ come Odysseo, più invecchio e più ho sete e fame insaziabili, che mi spingono a correre, consapevole che c’è troppo da scoprire e troppo poco tempo per farlo. Il Tutto mi asseta. Amo la terra di Nessuno: quella che pochi frequentano, quella esplorata dall’eroe di Omero, ma anche di Dante e di Saba. Essere il Direttore di "Odysseo"? Un onore che nemmeno in sogno avrei osato immaginare...

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