
Due attori e una ricetta. Lo spettacolo che Antonio Memeo e Angelo Petrone, “I Seriòmici”, porteranno in scena lunedì 6 settembre, dalle ore 21, presso Palazzo Ducale di Andria, in occasione della 25esima Edizione del Festival Castel dei Mondi, è la proiezione culturale e culinaria dei sentimenti che ci ardono dentro, vecchie “fiamme” che tornano a far capolino nel nostro pensare quotidiano.
Ciao, Antonio. “Chi Nerone” rappresenta la trade union fra arte culinaria e arte teatrale?
Non proprio. In questo caso dove la cucina è un pretesto, un gioco.
Mentre in cucina aggiungere ingredienti aumenta la bontà, soli due attori sul palco possono creare un piatto succulento e divertente?
Non è importante il numero degli attori, è importante che ci sia “qualità e sostanza” degli ingredienti, i giusti “sapori e condimenti”, come per uno chef l’attore sceglie e confeziona quello che per lui è il piatto con più gusto.
Un impero regolato da pianto e riso. Le contraddizioni de “I Seriòmici” ci regaleranno, ancora una volta, un’interessantissima pièce dolceamara?
C’è di sicuro una portante comica leggera ma, chiaramente, non mancano nel testo quelle riflessioni che inducono ad un riso, amaro.
A tuo parere, col fine di raggiungere la felicità, per cosa farebbe “fuoco e fiamme” lo spettatore odierno e moderno?
Rispondo sorridendo, bella domanda!
























