
Ritorna opacizzato nella mente
La forma del tuo viso e il suo profumo,
Quei riccioli d’argento dei capelli
Che pare tanto siano incanutiti.
O quanta grazia emanano i ricordi!
Degli anni che c’han dato l’occasione
Di camminare mano nella mano
Verso un destino che pareva lieto.
Pur dentro le tue perle, d’occhi, occulte,
Sembrava si celasse qualche incerto.
Un’ombra pertinente senza voce
Intanto mi diceva e non udivo,
Che il sangue che fluiva tra la stretta
Di mani giunte, come due supporti,
Stringeva i cuori, ignari del tormento,
Che avrebbe debellato il nostro ardire.
La dolce tenerezza, ormai, svaniva
Per mano di un destino inavvertito
Dal forte amore che teneva uniti
Due animi sofferti ma, pur felici.
Ci guardavamo e tutto in noi schiariva:
Persino la dolcezza s’affinava
E il sole, coi suoi raggi,  illuminava
La strada intrapresa tra la gente.
Or miro la distanza tra noi due
Non odo bene più quei tuoi sussurri
Tra cielo e mare già, dipinti azzurri,
E il cuore palpitante di tristezza.
O quanta tenerezza mi portavi
Ed io nel tuo “Io”, n’ero lieto
Sognando l’indomani già fecondo
D’avere tra le braccia tutto il mondo
E di guardare oltre l’infinito.
Ma oggi io mi sveglio e son già stanco
E m’affatico tanto a rimembrare
Ma non demordo di venirti incontro
Per riaffermare un sentimento innato
Dentro il mio cuore, a scritti cubitali,
Che non c’è pace nella lontananza
Nemmeno quiete senza tua presenza.
Soltanto mi rimane la speranza
Di rivederci uniti tra le stelle:
Con tanto d’ali, per volare ancora.
Margherita di Savoia 08/08/25
 
			 
		