“Sono più veloce io”…

Le soleva camminare sempre dinnanzi. Nascondeva il motivo di quella sua posizione in sciocche scuse come “Ho un passo celere” o “Sei lenta”.

In realtà quel piccolo balzo le serviva per voltarsi di scatto e scoprire ogni volta i suoi occhi raccolti in un sorriso. Il sorriso dell’amore, della sorpresa, della consapevolezza.

L’Angelo caduto alle sue spalle questo lo ignorava e proprio per questo la magia si ripeteva ogni volta come la prima volta. Da quel “Ti ricordi di me?” seguito da un sorriso infinito per alleggerirla dell’imbarazzo del non ricordare.

L’angelo caduto alle spalle proprio non lo sapeva di quella magia. Così ogni volta riceveva una risposta solo dalla ragazza perduta “Sono più veloce io”.

La ragazza perduta non finiva le frasi. Mai. le parti migliori le teneva per sé, chiuse in un egoismo protettivo… perché se l’Angelo caduto alle spalle avesse saputo, sarebbe potuto scappare via.

Allora diceva “Sono più veloce io”, perché se avesse detto “Sono più veloce io ad innamorarmi di te”, l’angelo avrebbe avuto paura e sarebbe volato via.

Allora bastava una mezza frase, una mezza verità per tenere a sé il suo zahir.

E forse non è vero che gli amori vivono grazie a mezze verità?!


FonteNadia Pistillo
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Pistillo Nadia, nata ad Andria il 16/08/1979, frequenta il liceo classico e in seguito si iscrive a scienze politiche. Scopre l’interesse per il cinema e la fotografia che saranno i mezzi comunicativi con cui si esprimerà. Solo successivamente la parola la chiama a sé e ad oggi si diletta nella scrittura di racconti o prosa di vario genere. Convinta dell’importanza del come e non del cosa, cerca di sperimentare vare forme comunicative; compresa la produzione di video.