
Auschwitz-Birkenau
I
Budello chiuso nei silenzi infranti…
ferrose braccia stese in triste campo:
di solo entrata e senza alcuno scampo…
vagoni interi di soggetti affranti.
Leggeva lo spartito la mitraglia
nel lugubre fragore distruttivo
e il pianto si faceva sì intensivo
da far goder la vigile canaglia.
Il fumo si levava dalle torri
nell’acre odore di poltiglia sfatta
residuo sparso e intorno una ciabatta
e quel nazista che restava gnorri:
nemmeno il sole appariva in vena
su cupa scena che spillava pena.
II
…Sinistre le baracche messe in fila
racchiuse in frisia di cavalli aguzzi
e dalle docce quei letali spruzzi
contavan morti… dieci… centomila…
Malvagi riti di pazzie ariane
che mente estrema generò nel grembo
dall’orizzonte apparve in cupo nembo
fecondo di lasciare un lutto immane…
Ma la viltà non pregia il gretto fine
che tal rimane tra le righe scritte
tuttor leggendo c’è chi accusa fitte
tra quei ricordi fatti di rovine,
di demenziali giostre e di assassini:
coatti e intenti nei dannati fini.
III
E questa triste nota resta appesa
fissata sulla croce fatta a uncino
col martoriato marchio sul bambino
ignaro e ancora lungi dell’offesa
subita a causa della propria essenza
per essere additata, carne impura,
coll’alma di una dolce creatura
che viene immolata al dio demenza.
Rimane sconcertante ricordare
per non montare dubbi sul misfatto
sperando che non venga più rifatto
ché solo col buon senso può affidare
a chi concilia sua natura austera
senza infierire su una stirpe intera.
IV
Nel macellar speranze, gli aguzzini,
dimentichi del giorno del giudizio,
giammai tenendo saldo l’armistizio:
mantennero infuocati quei camini…
E il fumo si mesceva con la neve
nell’aria ormai trafitta da tragedia
di un popolo caduto in tale inedia
a cui pur si negava prece e pieve.
Nemmeno una colomba prese il volo
su quella landa di festini bradi
dove sospesi si mantenne i gladi
pur alitando l’abominio e il dolo
davanti al mondo che avrebbe chiesto:
‹‹Per qual ragione perpetrar l’incesto?››.
V
Rimase a lungo la ragione occulta
dentro le grinze di valori astratti
ma con il boia non si venne a patti
mentre il rimorso tardo ancor sussulta
nell’Io di chi azzarda a menzionare
perversi gesti sadici, crudeli
e che conserva il sacco di cimeli
razziato ai derelitti in male affare:
spogliati volgarmente di diritti,
di panni e oggetti intimi e derisi
e poi gasati, arsi e infine uccisi
dai tanti militanti ancor coscritti
ragazzi messi in armi contro smania
per fare grossa e invisa la Germania?
01/03/217



























